Luis Guadalupe è un ragazzo nobile e lo ha dimostrato anno dopo anno prendendosi cura dei più bisognosi e aiutando quando le sue possibilità glielo permettevano. Ora, il «Cuto» ha deciso di rallegrare la squadra principale della squadra di futsal down dell'Universitario de Deportes, portando loro nuove scarpe e palloni per le loro prossime partite. Un bel momento è stato condiviso e la notte è stata piena di sorrisi e abbracci.
L'ex difensore centrale è arrivato allo stadio «Lolo» Fernández, situato nel quartiere di Breña, dove i giocatori si allenano la sera e si preparano per la «Coppa Ricardo Gareca», che sarà organizzata dai Comuni di Ate e San Isidro. È arrivato lo zio di Jefferson Farfan con diverse scatole e palline per gli atleti, che lo hanno ricevuto in modo fantastico.
Dopo il momento emozionante, l'ex difensore ha raccontato ciò che ha vissuto e ha ringraziato la società che faceva parte di questo gesto di solidarietà. «È molto speciale per me venire a casa mia, che è Lolo Fernández, e vedere la sincera gioia di questi bambini, e portargli un regalo grazie all'agenzia immobiliare Ortiz», ha commentato in un'intervista al quotidiano Trome.
L'Universitario de Deportes è l'unica istituzione del calcio peruviano ad avere una squadra di calcio a 5. Ci si aspetta che altri club nazionali aderiscano a questa iniziativa di inclusione e anche al sostegno di varie società private in modo che questi giocatori, che cercano di riempire tutti i tifosi di soddisfazione e orgoglio, continuino a crescere di pari passo con lo sport.
IL NOBILE GESTO DI LUIS URRUTI
I social media si stanno muovendo molto velocemente e i messaggi arrivano prima del previsto. In questo modo, Luis Urruti ha appreso di essere l'idolo di uno dei calciatori della squadra di futsal di persone con sindrome di down dell'Universitario de Deportes. Per questo motivo, l'attaccante uruguaiano ha preparato una sorpresa con il giocatore.
L'incontro si è svolto il 14 febbraio. Luis Urruti ha lasciato l'hotel di concentramento delle «creme» e Josué Risco, sua sorella e sua madre, ha aspettato fuori. Il calciatore ha salutato tutti e ha dato un grande abbraccio con il «merengue» anche rappresentativo, che ha portato un regalo all'uruguaiano. In secondo luogo, il «charrúa» gli ha regalato una sua maglietta autografata, ovviamente la numero 11, quella che Josué stava aspettando così tanto.
SQUADRA STORICA 'CREMA'
Il 16 dicembre è stato rivelato che le «creme» sono diventate storicamente il primo club peruviano con una squadra per persone con sindrome di down nello sport del futsal. Questo «con la ferma intenzione di promuovere l'inclusione e i valori nello sport», come è stato letto sul suo sito ufficiale dopo l'annuncio.
I rappresentanti hanno iniziato i lavori di preseason il 4 gennaio e da allora si sono preparati per le prossime sfide. Alcuni di loro hanno indossato la maglia della nazionale peruviana e l'hanno difesa in tornei come la Copa America di Futsal Down. È importante notare che, oltre alla squadra principale, c'è anche una divisione minori e una divisione femminile.
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