Il presidente Iván Duque ha seguito da San Andrés la lettura della sentenza sulla controversia con il Nicaragua

Il presidente colombiano era accompagnato dal vicepresidente e ministro degli Esteri Marta Lucía Ramírez e dal ministro della Difesa Diego Molano

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Il presidente della repubblica, Iván Duque, ha assicurato che stavano lavorando insieme per il Paese, dopo la lettura della sentenza della Corte internazionale di giustizia, con sede a L'Aia (Paesi Bassi), che si è tenuta giovedì mattina, e che non era a favore della Colombia per quanto riguarda L'affermazione del Nicaragua di aver violato la sua sovranità nelle porzioni di mare concesse a lui da quella stessa corte nel 201.

«Siamo nello storico e indivisibile arcipelago di San Andrés. Abbiamo sentito la sentenza sulla disputa sui confini con il Nicaragua», ha detto nella pubblicazione, insieme a una fotografia in cui è accompagnato dal vicepresidente e ministro degli Esteri Marta Lucía Ramírez, e dal ministro della Difesa Diego Molano

Ha aggiunto che si tratta di una causa nazionale in cui le distinzioni politiche non prevalgono: «Ribadiamo che nella difesa degli interessi del nostro Paese non ci sono colori politici o partigiani, qui siamo tutti Colombia».

Questa è la prima reazione del presidente alla decisione del tribunale internazionale in cui ha concluso che c'è stata una violazione della sovranità nicaraguense in quella porzione di acque nei Caraibi da parte dello Stato colombiano, anche se con alcuni fattori attenuanti per quanto riguarda il paese centroamericano rivendicazioni.

Tra questi, è stato notato che la Marina colombiana non aveva violato i diritti del Nicaragua, sebbene abbiano sottolineato che c'era una violazione della sovranità del paese centroamericano nella sua zona marittima.

Inoltre, al regime di Daniel Ortega non è stata concessa l'intenzione di stabilire un limite lineare per stabilire la sua area territoriale perché alla Colombia sarebbe stato impedito di esercitare il suo diritto di navigazione e sorvolo.

Tuttavia, la Corte internazionale ha esortato a un negoziato per consentire ai pescatori di raizal di avere accesso all'area nicaraguense.

Sebbene su questo argomento abbiano indicato che non vi era documentazione sufficiente per ritenere che si trattasse di un'attività ancestrale come sostenuto dalla Colombia, e che non è stato possibile verificare che questa comunità sia stata esclusa per la pesca nella zona marittima.

Il presidente è nell'arcipelago da martedì proprio per seguire la lettura della sentenza e si prevede che nel corso di giovedì mattina avrà un nuovo pronunciamento più dettagliato sulle decisioni e le azioni legali dello Stato colombiano in merito a questa controversia.

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