Bolsonaro ha graziato un deputato condannato al carcere dalla Corte Suprema brasiliana

Daniel Silveira è stato condannato a otto anni e nove mesi di carcere per aver chiesto la chiusura del tribunale e del parlamento e aver promosso l'intervento militare

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Brazil's President Jair Bolsonaro attends Army Day celebrations, in Brasilia, Brazil April 19, 2022. REUTERS/Adriano Machado
Brazil's President Jair Bolsonaro attends Army Day celebrations, in Brasilia, Brazil April 19, 2022. REUTERS/Adriano Machado

Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha annunciato giovedì una grazia a favore del deputato di estrema destra Daniel Silveira, condannato il giorno prima a otto anni di carcere dalla Corte Suprema per le sue minacce a istituzioni democratiche.

Bolsonaro ha fatto l'annuncio in una trasmissione in diretta sui suoi social network e lo ha definito «notizia di vitale importanza per la nostra democrazia e la nostra libertà», oltre a chiarire che non aveva intenzione di «commentare» la decisione della Corte Suprema.

Ha poi letto il decreto, ha chiarito che la Costituzione gli conferisce questi poteri, e ha citato tra le «considerazioni» che «la libertà di espressione è un pilastro della società» e che «la società è in legittimo shock» dalla sentenza pronunciata contro un deputato, protetto dall'immunità parlamentare.

Silveira, uno dei leader dei gruppi di estrema destra che sostengono Bolsonaro, è stato condannato mercoledì a otto anni e nove mesi dopo aver minacciato i giudici del Supremo, chiedendo la «chiusura» di quella corte e del Parlamento e promuovendo un «intervento militare» simile a quello imposto nel 1964 da un dittatura che è durata 21 anni.

La sentenza contro Silveira è stata approvata con dieci voti contro uno solo, emesso dal giudice Kassio Nunes, giunto alla Corte Suprema promossa da Bolsonaro, nel 2020.

La decisione è stata sostenuta da un atto d'accusa da parte dell'ufficio del procuratore generale, secondo cui il deputato ha commesso i crimini di «coercizione, istigazione alla violenza, violazioni dello stato di diritto e delle istituzioni democratiche e tentativo di impedirne il funzionamento con una grave minaccia».

Infobae

Nei video diffusi sui social, Silveira si era spinta fino a suggerire l'omicidio dei giudici supremi, che a suo dire stavano «cospirando» contro il governo Bolsonaro.

Promosse anche atti antidemocratici, alcuni incoraggiati dallo stesso presidente, che chiedevano di «invadere» il Supremo e il Parlamento e forzare un «intervento militare» per «chiudere» quei due poteri e mantenere Bolsonaro al potere.

Il presidente, che non aveva ancora parlato della condanna, ha sostenuto Silveira in molte occasioni e ha inquadrato i suoi atteggiamenti in «libertà di espressione», un'accusa avanzata dalla difesa del deputato nel processo e respinta dal Supremo.

La grazia di Bolsonaro potrebbe ri-mettere a dura prova il difficile rapporto del presidente con la Corte Suprema, che è peggiorato mentre il tribunale ha aperto varie indagini contro di lui, diffondendo fake news, e gettare dubbi sulla trasparenza delle elezioni del prossimo ottobre, tra le altre questioni.

Bolsonaro aspira a rinnovare il suo mandato in quelle elezioni, ma tutti i sondaggi d'opinione collocano il leader progressista Luiz Inácio Lula da Silva, che ha governato tra il 2003 e il 2010 ed è il più grande antagonista politico dell'estrema destra, come chiaro favorito.

Secondo i sondaggi, l'intenzione di Lula di votare supera il 40%, rispetto al 30% che otterrebbe l'attuale presidente.

(Con informazioni fornite da EFE)

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