Le forze israeliane hanno svolto attività antiterrorismo in diverse località della Giudea e della Samaria durante la notte: 5 sospetti terroristi sono stati arrestati
A seguito del recente aumento dell'attività terroristica contro Israele, le forze di difesa israeliane (IDF), l'Agenzia per la sicurezza (ASI) e le forze di sicurezza locali hanno svolto attività antiterrorismo congiunte in diverse località della Giudea e della Samaria, come Balata, Qibyah, Si'ir e Betlemme.
Le autorità hanno arrestato un totale di cinque persone sospettate di svolgere attività terroristiche.
I sospetti sono stati trasferiti alle forze di sicurezza israeliane per ulteriori procedimenti giudiziari. Nessun infortunio è stato segnalato dall'IDF.
Dopo settimane di crescenti violenze, con un totale di 23 palestinesi e arabo-israeliani uccisi, martedì presto Israele ha effettuato il suo primo attacco aereo sulla Striscia di Gaza in mesi, in risposta a un razzo lanciato dall"enclave palestinese dopo un fine settimana di violenze intorno al luogo santo di Gerusalemme.
La violenza, che coincide con la festa della Pasqua e il mese sacro musulmano del Ramadan, ha sollevato il timore che gli eventi dello scorso anno si ripetano, quando circostanze simili hanno innescato una guerra di 11 giorni che ha devastato parti di Gaza.
Martedì il segretario di Stato americano Antony Blinken ha esortato i leader israeliani e palestinesi a «porre fine al ciclo di violenza», dopo la forte escalation delle tensioni tra le due parti negli ultimi giorni.
In chiamate separate con il presidente palestinese Mahmud Abbas e il ministro degli Esteri israeliano Yair Lapid, Blinken ha sottolineato «l'importanza di israeliani e palestinesi che lavorano per porre fine al ciclo di violenza in Israele, in Cisgiordania e Gaza esercitando moderazione e astenendosi da azioni che intensificano le tensioni», ha ha detto. il Dipartimento di Stato.
Ha anche esortato entrambe le parti a esercitare «moderazione» e ad astenersi «da azioni che intensificano le tensioni», anche nel compound della moschea di Al-Aqsa, il terzo luogo più santo dell'Islam, ma noto agli ebrei come il Monte del Tempio - il luogo più santo del giudaismo - nella Città Vecchia di Gerusalemme annessa agli israeliani.
La polizia israeliana proibirà l'accesso alla spianata delle moschee, conosciuta dagli ebrei come Monte del Tempio, da venerdì fino alla fine del mese di Ramadan - il 2 maggio - a causa della recente ondata di tensioni e scontri nei giorni scorsi, nel bel mezzo della celebrazione del mese santo musulmano, della Pasqua e della Pasqua ebraica.
Il piano, trapelato ai media israeliani, ha suscitato critiche immediate da parte dei parlamentari di destra, anche se la politica di impedire tali visite durante gli ultimi dieci giorni del Ramadan è in atto da anni ed è stata attuata lo scorso anno dall'allora primo ministro Benjamin Netanyahu.
La mossa è stata applaudita dal ministro israelo-arabo della Cooperazione regionale, Esaui Frej, che ha detto di «cercare di calmare le tensioni e non cadere nelle mani di provocatori che cercano di trasformare i luoghi santi in una partita che provoca un incendio», secondo il quotidiano «The Times of Israel».
(Con informazioni fornite da AFP ed Europa Press)
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