5 motivi per non perdere «Death on the Nile», ora disponibile su Star+

Il film di successo diretto da Kenneth Brannagh, che interpreta anche il famoso detective Hercules Poirot, creato da Agatha Christie, è arrivato in streaming. Gal Gadot, Annette Bening e Tom Bateman sono altri protagonisti

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Trailer di «Morte sul Nilo». (20th Century Studios)

Death on the Nile (Death on the Nile), il film di successo di Kenneth Branagh con Gal Gadot, ha incassato quasi 137 milioni di dollari al botteghino globale dopo una lunga attesa da parte del pubblico: girato nel 2019, ha subito le conseguenze della pandemia che è caduta sull'umanità. È la seconda volta che il regista e attore britannico ha lavorato su un testo di Agatha Christie, la leggendaria autrice di libri misteriosi, e ha nuovamente interpretato il personaggio principale, il non meno leggendario detective Hercules Poirot.

Se non hai visto questo titolo nelle sale cinematografiche, hai una nuova possibilità: è arrivato in streaming su Star+. Riassumiamo cinque motivi per non perderlo.

1. Se ti piacciono le trame misteriose...

Soddisfa tutti i requisiti! È basato su un romanzo di Agatha Christie, l'insegnante letteraria del genere. Oltre a scoprire chi ha commesso il crimine in uno spazio praticamente chiuso, come una nave da crociera, entra nel lato psicologico dei thriller, per i quali tutti sono sospettosi.

Quando sembra che non succederà nulla, succede qualcosa che afferra il pubblico. E da lì si muove verso le svolte che ogni opera di mistero deve prendere. Raggiunge anche il delicato equilibrio di non rivelare tutto ma di offrire diverse varianti di soluzione che mantengono l'attenzione del pubblico, che quindi lavora con il detective.

Death on the Nile ha una trama così strettamente adattata al genere del mistero che questo film è il secondo ad essere realizzato: la prima versione è del 1978 e vede Peter Ustinov nel personaggio di Hercules Poirot, accompagnato da star come Bette Davis e Mia Farrow. Nel 1997 la BBC ha realizzato un adattamento radiofonico (con John Moffatt nella voce del detective), nel 2004 ha avuto una versione televisiva all'interno del ciclo Agatha Christie's Poirot e nel 2007 ha ispirato un videogioco.

2. Ha un cast impressionante

Oltre a interpretare il suo regista, Kenneth Branagh, Death on the Nile ha un cast che include Gal Gadot, Armie Hammer, Annette Bening, Tom Bateman, Russell Brand, Ali Fazal, Dawn French, Rose Leslie, Emma Mackey, Sophie Okonedo, Jennifer Saunders e Letitia Wright, tra gli altri.

La critica ha evidenziato in particolare il lavoro di Brannagh nei panni di Poirot, un detective famoso per i suoi baffi oltre che per la sua straordinaria capacità di dedurre. Oltre ad aver recentemente vinto l'Oscar per la sceneggiatura di Belfast, Brannagh ha diretto Thor e Cenerentola e ha lavorato a Tenet e Dunkerque. In precedenza è stato ampiamente riconosciuto per i suoi adattamenti di William Shakespeare, tra cui Enrico V (nominato per un Oscar in regia e recitazione) e Amleto.

Gadot sfoggia al massimo il suo carisma e veste particolarmente bene la moda degli anni Trenta. L'attrice israeliana è riconosciuta per Wonder Woman, diversi film della serie Fast and Furious e il super successo Red Notice con Dwayne Johnson e Ryan Reynolds. Altre opere celebrate nelle recensioni sono quelle di Bening (The Grifters, American Beauty, Being Julia) nei panni di Euphemia e Bateman (Demoni di Da Vinci, Cold Pursuit) nei panni di Bouc, assistente di Poirot.

3. Il personaggio di Hercules Poirot

Il ricercatore belga è una delle creazioni più importanti della letteratura del XX secolo. Agatha Christie lo includeva in 33 dei suoi 66 romanzi, due opere teatrali e cinquanta racconti; le piaceva particolarmente il Poirot della Morte sul Nilo perché pensava che quella storia fosse «uno dei suoi migliori libri di viaggio».

Il personaggio contava così tanto per la scrittrice che partecipò come consulente per il lancio di The Alphabet Murders nel 1965, e tra gli altri compiti dovette dare la sua approvazione ai baffi Poirot interpretati da Tony Randall. Ma il pubblico amava anche il detective, al punto che fu il primo essere immaginario a ricevere un necrologio sul New York Times, nel 1975, quando fu pubblicato Curtain: Poirot's Last Case, un romanzo in cui il detective muore.

4. La sua grande fotografia ti farà sentire che stai viaggiando in Egitto

Girato con telecamere Panavision da 65 millimetri, Death on the Nile porta il paesaggio e l'iconografia dell'Egitto al massimo. Con uno stile cinematografico simile a quello di Murder on the Orient Express, la prima incursione di Brannagh nel mondo di Poirot, non è così ricca di dettagli come la prospettiva top-down della macchina da presa ma mette l'obiettivo al servizio dei paesaggi, in particolare il fiume Nilo, il deserto e l'archeologia tesori di Giza. Il ritocco delle immagini generato dal computer non influisce sulla bellezza della fotografia.

5. Se ti è piaciuto Murder on the Orient Express

Uscito nel 2017 e diretto anche da Brannagh, che ha realizzato qui la sua prima versione di Poirot. Con Bateman nei panni di Buoc, l'amico che gestisce l'Orient Express e gli fa prendere un biglietto sul treno, la storia è ambientata anche negli anni trenta. Inizia quando, a bordo e in movimento, un sospetto (interpretato da Johnny Depp) viene ucciso; i rumori provenienti dalla sua cabina sono seguiti da una valanga che fa deragliare la locomotiva e ferma il treno. Una trama di rapimenti, suicidi e altri omicidi emerge quando si conosce la vera identità del morto.

Come in tutto il lavoro di Christie, le motivazioni potrebbero commuovere più di un sospetto e sono di profondo interesse psicologico. I drammi delle vite si svolgono mentre Poirot e Buoc indagano.

Anche Murder on the Orient Express ha avuto un cast stellare: Michelle Pfeiffer, Willem Dafoe, Judi Dench, Penelope Cruz, Josh Gad, Derek Jacobi, Leslie Odom Jr e Daisy Ridley.

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