Prigionieri di guerra britannici, Aiden Aslin e Shaun Pinner, si sono rivolti lunedì al primo ministro britannico Boris Johnson con la richiesta di essere scambiati dal politico filo-russo vicino al Cremlino, Viktor Medvedchuk, che a sua volta ha chiesto di essere scambiato con militari e civili che resistono al invasione a Mariupol.
«Signor Boris Johnson, per quanto ne so, Viktor Medvedchuk è in custodia. Io e Aiden Aslin vorremmo essere scambiati per lui. Gli saremo grati per il suo aiuto», ha detto Pinner in un video trasmesso sul canale televisivo Rossiya 1.
Il militare britannico, che è stato catturato da forze russe come Aslin nella città portuale assediata di Mariupol (Donetsk), ha affermato che i suoi rapitori lo trattano bene.
«Capisco in che situazione mi trovo. Tutto quello che posso dire è che ci danno da mangiare e da bere. Vi chiedo con tutto il cuore a nome mio e a nome di Aiden di intercedere per farci scambiare per Medvedchuk», ha aggiunto.
Da parte sua, Aslin ha anche espresso la speranza che il capo del governo britannico possa intercedere per il suo rilascio.
Lo stesso Medvedchuk, alleato del presidente russo Vladimir Putin e attualmente detenuto dalle autorità di Kiev, ha chiesto lunedì attraverso un video che venga scambiato con civili e soldati ucraini che resistono a Mariupol.
Nel video, il leader del partito di opposizione «Platform for Life» si è rivolto ai presidenti ucraino e russo, Volodymir Zelensky e Putin, chiedendo loro di autorizzare uno scambio di prigionieri tra lui e «difensori e residenti» in quella città bagnata dal Mar d'Azov.
Medvedchuk era stato posto agli arresti domiciliari l'anno scorso per affrontare le accuse di tradimento e finanziamento del terrorismo, che lui nega. È fuggito pochi giorni dopo l'inizio dell'invasione russa a febbraio, ma in seguito è stato catturato dall'Ucraina.
Poco dopo il suo arresto, annunciato dallo stesso Zelensky e criticato dal Cremlino, è stata annunciata l'opzione di uno scambio di prigionieri, cosa che è stata suggerita dallo stesso presidente ucraino.
L'appello ora per un simile scambio arriva il giorno dopo la scadenza dell'ultimatum dato da Mosca per arrendersi alle truppe ucraine che resistono a Mariupol.
Si stima che circa 100.000 cittadini rimangano intrappolati nella strategica città portuale, senza possibilità di evacuazione poiché i corridoi umanitari rimangono chiusi.
Da parte sua, anche oggi la moglie di Medvedchuk, Oksana Márchenko, ha proposto lo scambio del politico filo-russo con i combattenti britannici detenuti dall'esercito russo.
Mercoledì scorso, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha condannato l'arresto del politico ucraino, accusato di tradimento da Kiev, ma ha ricordato che «Medvedchuk non è un cittadino della Russia, non ha nulla a che fare con l'operazione militare speciale» ed «è un politico straniero».
(Con informazioni fornite da EFE e Reuters)
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