Per questo martedì 19 aprile, i partiti di opposizione che hanno presentato una mozione di censura contro il ministro della Difesa, Diego Molano, chiedono che il presidente della Camera dei rappresentanti, Jennifer Arias, dia il via libera a quello che potrebbe essere uno dei momenti determinanti della politica in Colombia.
Un totale di 30 rappresentanti chiedono ad Arias di segnare questa data come l'inizio di quello che sarebbe un altro impulso tra il governo e l'opposizione, questa volta a causa dei controversi risultati di un'operazione militare avvenuta a Puerto Leguizamo il 24 marzo.
La richiesta ha la sua occasione dato che i legislatori tornano al lavoro da lunedì, quindi ritengono opportuno affrontare la mozione prima che il panorama elettorale capovolga nuovamente i tavoli a partire da maggio.
Per Katherine Miranda, una delle rappresentanti più esigenti in questo processo di controllo politico, «La grave situazione che si è verificata a Putumayo rende assolutamente necessario che il Presidente della Camera dei Rappresentanti definisca la data del dibattito sulla mozione di censura non appena possibile. Personalmente spero che martedì venga definito come è il giorno in cui avremo la nostra sessione plenaria», ha detto.
Va notato che Arias deve risolvere entro le prossime ore la richiesta di questa mozione di censura, seguendo le disposizioni della quinta legge per questo tipo di procedura.
Per il rappresentante Jorge Gómez: «La società colombiana non può non passare questi gravi eventi. Questa prima settimana di Pasqua dovrebbe tenersi la sessione del dibattito sulla mozione di censura e poi due, tre giorni dopo la sessione deve essere convocata per votare la censura del ministro, cosa che penso stia accadendo», ha detto.
Va notato che Diego Molano ha indicato che affronterà questo controllo politico come parte delle sue funzioni di pubblico ufficiale, per cui: «Come Ministro della Difesa, parteciperemo sempre a quelle sessioni di controllo politico come dovremmo nel nostro ruolo, con la certezza che abbiamo in Colombia militare forze e una forza di polizia che il suo scopo principale è quello di combattere quei nemici del Paese per garantire la vita e la tranquillità in ogni angolo del territorio», ha detto il ministro nel bilancio delle operazioni militari del 13 aprile.
Il funzionario ha mantenuto la linea di argomentazione riguardo alla controversa operazione condotta dall'esercito nazionale, insistendo sul fatto che si trattava di un'azione legittima contro un gruppo armato al di fuori della legge e che, inoltre, genera violenza contro la popolazione del sud della Colombia.
Il responsabile del portafoglio ha assicurato che l'operazione era stata pianificata cinque mesi fa prima di dare il via libera al suo sviluppo.
Molano ha spiegato che l'intelligence della Marina aveva informazioni sulla presenza di gruppi illegali nel territorio, che svolgevano attività legate al traffico di droga. Ha anche osservato che lo scopo dell'operazione era quello di dare attuazione a un mandato di arresto e nel processo «tutti i protocolli del diritto umanitario internazionale sono stati rispettati».
Le affermazioni del ministro sono state sostenute dal comandante delle forze militari, il generale Luis Fernando Navarro, che ha affermato che l'operazione stava cercando di colpire una rete illegale che aveva commesso crimini nella regione.
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