I candidati presidenziali continuano nella loro carriera per raggiungere le elezioni del 29 maggio ben posizionate nell'opinione pubblica, per questo motivo partecipano a dibattiti, interviste o qualsiasi tipo di spazio in cui hanno l'opportunità di parlare. In questo caso, la candidata per il partito Green Oxygen, Ingrid Betancourt, ha partecipato al programma «La Tele Letal», di giornalisti e attori Santiago Moure e Martín de Francisco, che l'hanno intervistata con il loro stile particolare.
Ingrid Betancourt è stata affrontata con diversi argomenti, ma soprattutto gli approcci con l'ex presidente Álvaro Uribe Vélez, visto che una delle sue bandiere di campagna è stata quella di allontanarsi dai cosiddetti macchinari.
Beh, Betancourt ha detto che proprio mentre parlava con le FARC dopo il suo rapimento, parlerà con Uribe, a cui deve la sua libertà, attraverso l'Operazione Jaque. Inoltre, ha sottolineato che parlare con diversi settori non implica sindacati immediati.
Ingrid disse scherzosamente: «Ragazzi, cosa volete che vi dica? Faccio il portavoce», a cui Moure ha risposto:
Infine, la candidata ha detto che avrebbe chiesto a Uribe se poteva registrare la conversazione per registrare le risposte, a cui Moure le ha chiesto: «Sai una cosa? inviagli i saluti delle madri di Soacha». Ingrid rimase in silenzio a guardarlo e lui, per rompere il ghiaccio, aggiunse: «Che bel modo di terminare il programma» (Vedi minuto 35).
Ciò che ha detto Santiago Moure si riferisce a uno degli eventi più scandalosi e rimproverati nei confronti dello Stato, soprattutto durante il governo di Uribe: l'esecuzione extragiudiziale di milioni di giovani negli anni 2000, principalmente la scomparsa dei 19 giovani nel comune di Soacha e dintorni aree.
La Corte costituzionale ha ratificato l'accusa di crimini contro l'ex presidente Uribe
La Corte Costituzionale ha ratificato la nullità della tutela con cui la difesa dell'ex presidente Álvaro Uribe Vélez intendeva non essere accusata dei reati di frode procedurale e corruzione nell'ambito del procedimento penale a suo carico, presumibilmente cercando di cambiare la versione del «expara» Juan Guillermo Monsalve in modo da ritrattare la sua accusa che l'ex presidente formasse gruppi antisovversivi al di fuori della legge e assicurò, al contrario, che il senatore Iván Cepeda fu colui che gli offrì i vantaggi per fare quella dichiarazione
Nel notiziario televisivo Noticentro Uno CM& hanno indicato che la decisione è stata unanime dopo il voto dei nove giudici della Corte che gli negano la nullità di tale protezione e la cui decisione è stata argomentata che l'inchiesta contro Uribe presso la Corte suprema di giustizia, quando era senatore, equivaleva all'imputazione di accuse all'interno del sistema penale accusatorio.
Va ricordato che all'inizio di quest'anno, la difesa dell'ex presidente, guidata dall'avvocato Jaime Granados, ha chiesto che la Corte Costituzionale respingesse la tutela presentata dall'ex presidente Álvaro Uribe in cui sosteneva che il suo diritto fondamentale al giusto processo e alla difesa, così ha cercato di far ritirare il suo status di accusato, ma che in quell'alta corte hanno negato nel novembre 2021.
Quello che cercavano era che l'organo inquirente avesse la capacità di decidere sull'accusa invece di prendere quella già fatta dalla Corte Suprema, che ha trovato prove sufficienti che Uribe aveva corrotto testimoni (paramilitari condannati come Juan Guillermo Monsalve) per cambiare la loro versione che suo fratello, Santiago He e Uribe fondarono un blocco di gruppi armati di autodifesa nella Hacienda Guacharacas, di proprietà dell'Uribe.
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