Il governo accetta la raccomandazione dell'OCSE: «Che tutti i sindacati negoziino allo stesso tavolo»

Il ministro del Lavoro, Ángel Custodio Cabrera, sta lavorando alla modifica del decreto 089 del 2014

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L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ha dato il via libera alla Colombia dopo un lungo processo di valutazione per determinare se il paese soddisfacesse i requisiti necessari e potesse competere con altri membri per le sue pratiche socio-economiche. L'organizzazione ha riconosciuto che, nonostante gli effetti della pandemia sull'economia mondiale, la Colombia è riuscita ad affrontarli e ha mostrato una rapida ripresa.

Sebbene il rapporto abbia dato tranquillità, ha anche fornito diversi chiarimenti e raccomandazioni. Ad esempio, ha avvertito che è importante cercare strategie a lungo termine che attuino riforme per «espandere la protezione sociale e aumentare la produttività». Inoltre, come menzionato dal ministro del Lavoro, Ángel Custodio Cabrera, uno dei più importanti e che è stato accolto positivamente dalla Colombia, si tratta di attuare misure per fermare l '"atomizzazione sindacale», cioè per convincere tutti i sindacati a mettere insieme un unico elenco di domande da fare il processo è più efficiente.

A questo proposito, il leader del portafoglio laburista ha aggiunto che questa raccomandazione è dovuta al fatto che nel paese ci sono molti movimenti sindacali all'interno di una singola organizzazione, un fatto che rallenta il processo per le parti e la possibilità di raggiungere un accordo equo. Ciò garantirebbe che «la contrattazione collettiva nel settore privato sarebbe assimilata a quella del settore pubblico in quanto le organizzazioni maggioritarie e minoritarie otterrebbero gli stessi benefici negoziati».

D'altra parte, l'OCSE ha avvertito che la Colombia ha aumentato il suo tasso di disoccupazione negli ultimi anni, se lo guardi in dettaglio, puoi vedere che a febbraio 2020 il Paese ha registrato l'11,3% mentre, per lo stesso mese del 2021, ha registrato il 12,6%, il che significa un aumento dell'1,3%.

In cifre più concrete, secondo l'OCSE, la Colombia ha quasi 3 milioni di disoccupati. Questo scenario metterebbe il paese in un quadro che non dimostrerebbe una ripresa al riguardo. Confrontando i dati dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico con quelli presentati dal Dipartimento di Statistica Nazionale, DANE, sulla disoccupazione nel paese nello stesso mese di febbraio; sebbene ci sia stata una riduzione del 2,6 per cento, ha comunque seguito un tasso del 12,9 per cento, che mostrerebbe una grande somiglianza rispetto a quanto presentato da entrambe le agenzie.

Altri paesi che hanno registrato aumenti sono stati il Messico con il 3,7 per cento, la Repubblica Ceca con il 2,4% e gli Stati Uniti con lo 0,4%. Ciò significa che la Colombia è stato il terzo paese con il più alto tasso di disoccupazione lo scorso febbraio, su 38 paesi membri dell'organizzazione. In effetti, i progetti del Banco de la República che figurano per il 2022 rimarranno compresi tra il 10% e il 13%.

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