Questa è stata la performance dei ciclisti colombiani nella seconda tappa del Giro de Sicilia 2022

L'italiano Damiano Caruso ha vinto la vittoria questo mercoledì, mentre Edgar Andrés Pinzón della Tierra de Atletes della Colombia si è piazzato nella top 10

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La gara italiana ha completato il suo secondo giorno dopo 152 km tra Palma di Montechiaro e Caltanissetta dove la montagna è stata protagonista come i ciclisti colombiani.

Il secondo giorno ha proposto un libretto simile a quello del giorno precedente, anche se questa volta con gli alpinisti che hanno cercato di scappare presto per prendere i punti di montagna.

Tra questi Nordal di Biesse Carrera, Kadota di EF Education EasyPost, Lacchi del Team Qhubeka, Burchio del Team Work Service, tra gli altri e Andrés Mancipe della Colombia Tierra de Atletes che è entrato nel primo gruppo per cercare di fuggire.

Mentre il gruppo di fuggitivi ha preso tempo lontano dalla squadra, le squadre dei favoriti hanno ascoltato la chiamata dei loro leader per mantenere una distanza di sicurezza dalla fuga.

La competizione per questa giornata è stata piuttosto dura visto che il terreno si è complicato con alcune salite e poi le discese che hanno dovuto essere prese con cautela per evitare complicazioni e cadute nel lotto.

I ciclisti colombiani della Terra de Atletes colombiana hanno avuto un'ottima giornata per le loro condizioni, soprattutto come scalatori, dove hanno affrontato grandi corridori come Vincenzo Nibali di Astana Qazaqstan, Domenico Pozzovivo dell'Intermarché Wanty Gobert, tra gli altri come il vincitore della giornata Damiano Caruso che sebbene appartenga ai ranghi per il Bahrain Victorious per il Giro de Sicilia è arrivato come leader della squadra nazionale italiana.

Mancipe e il gruppo della fuga sono riusciti a superare i 3 minuti di distanza dal lotto principale da dove hanno premuto il passaggio a meno di 50 km per poter disputare la tappa, oltre a una buona posizione in classifica generale.

Squadre come Eolo Kometa hanno messo il petto all'inseguimento a meno di 40 km dal traguardo, il che ha contribuito a colmare il divario tra i due gruppi. Solo un pilota è rimasto a 15 km dalla fine: Stefano Gandin dell'italiano Team Corratec, ma non gli sarebbe rimasto molto lavoro visto che la squadra aveva il piede sull'acceleratore per il tiro.

Nell'ultima parte l'ultimo è sfuggito quando sono entrati nei 4 km fino alla fine e da allora gli scalatori preferiti si sono arruolati per fare la loro presentazione per la vittoria. Prima di allora, il corridore di caffè Cristian Rico ha cercato di uscire dal gruppo ma è stato cacciato.

I capos principali non hanno dato il permesso ad altri fuggitivi e con un ritmo di gara forte hanno selezionato il più forte per competere nella fase 2. Lì vincerà Caruso, seguito dallo «Squalo di Messina» Nibali che entrò 2° e Kenny Elissonde del Trek Segafredo 3°.

Per quanto riguarda i colombiani, il migliore della giornata è stato Edgar Andrés Pinzón della Colombia Tierra de Atletes che è arrivato al 10° posto con 3 secondi di distanza da Caruso.

13° è stato Daniel Muñoz (Drone Hopper Androni Giocattoli), 19° Germán Darío Gomez (Colombia Terra degli Atleti) entrambi a 13″, poi Juan Carlos López dell'Astana Qazaqstan è entrato a 17″ al 21° posto, seguito da Yeisson Casallas della Colombia Tierra de Athletes a 21″ e al 27° posto.

Diego Alba del Drone Hopper Androni Giocattoli è entrato a 23″ dal vincitore della tappa, seguito da Rafael Pineda che si è piazzato 36° a 25″, Cristian Rico ha raggiunto 1′31″ nella 48esima posizione i due corridori della Colombia Tierra de Atletes.

Nelson Soto è stato 85° in più di 5 minuti e il suo compagno di squadra in Colombia Tierra de Atletes, Andrés Mancipe, è stato 90° a 6 minuti e 1 secondo dopo essere stato coinvolto per tutto il giorno nella fuga.

Infine, Jhonatan Chaves di D'Amico UM Tools non ha terminato la tappa a causa, a quanto pare, di un ritiro durante la competizione.

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