FLIP respinge gli attacchi del candidato ultraconservatore Enrique Gómez ai giornalisti

Secondo l'organizzazione, le loro dichiarazioni sono infondate e mettono in pericolo la vita dei giornalisti che indagano sul caso dell'operazione svolta a Putumayo

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Dopo che il 10 aprile è stato svelato un rapporto giornalistico che assicurava la responsabilità dei membri dell'esercito colombiano negli eventi che si sono verificati a Putumayo, il candidato alla presidenza della Repubblica Enrique Gómez ha accusato i giornalisti di essere alleati del traffico di droga.

Infobae

FLIP ha respinto le accuse mosse da Gomez sul suo account Twitter.

Secondo l'organizzazione che si batte per la libertà di stampa, le accuse sono «infondate» e mettono a rischio la vita dei giornalisti nel Paese.

Secondo FLIP, l'atto di Enrique Gómez di insultare le accuse contro i media e collegarle al traffico di droga sta «creando una narrazione che ignora la realtà, dal momento che la stampa colombiana è stata uno degli attori più violati dal traffico di droga».

Nella dichiarazione, la Foundation for Press Freedom ha ricordato quanto affermato dalla Corte Interamericana dei Diritti Umani a seguito della sentenza Carvajal v. Colombia.

L'organizzazione ha assicurato che «le osservazioni del candidato Enrique Gómez sono altamente irresponsabili, poiché mettono in pericolo l'integrità dei giornalisti che lavorano nei media a cui si riferisce, poiché molti di loro portano notizie in aree a rischio, dove ci sono diversi gruppi armati».

Gómez ha continuato il suo attacco alla stampa e ha assicurato che «i media non sono giudicati o giudicati dagli uomini coraggiosi che compongono le forze armate. Il giusto processo deve aver luogo in ogni circostanza».

Su questo trino, FLIP gli ha ricordato che, «il giornalismo deve avere tutte le garanzie per essere in grado di indagare su questioni di alto interesse pubblico, che non hanno necessariamente un processo giudiziario. Su questo, la Corte costituzionale si è pronunciata nel 2009 e ha chiarito che la «verità giudiziaria», cioè quella che deriva dai procedimenti giudiziari, non equivale necessariamente a «vera verità».

Gli ha anche ricordato che come candidato alla Presidenza della Repubblica ha il dovere di promuovere un «buon clima» per i giornalisti per svolgere il loro esercizio investigativo, ma «Gómez prende le distanze da questi obblighi e intende insegnare quali contenuti dovrebbero essere indagati».

«Ribadiamo il nostro appello all'Ufficio del Procuratore Generale e al Consiglio elettorale nazionale a stabilire urgentemente una strategia per prevenire la violenza elettorale quando è diretta contro la stampa e ad adottare sanzioni contro i responsabili. Chiediamo inoltre al candidato di rettificare i suoi commenti e di astenersi dal fare valutazioni che mettano a rischio i giornalisti», si legge nel comunicato di Flip.

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