La prima tappa della competizione italiana è iniziata a Milazzo fino a raggiungere Bagheria dopo 199 km di viaggio, lì gli oltre 130 corridori hanno preso la partita con una sola salita davanti a loro 20 km dalla partenza, a Tindari, essendo una breve salita di 5,6 km al 3,4%.
Poi hanno affrontato diverse piste durante il giorno ma non categorizzate. Almeno 7 ciclisti sono partiti molto presto per formare la fuga, raggiungendo fino a 3 minuti di distanza dal gruppo principale dove è stato riparato uno dei migliori favoriti: il locale Vincenzo Nibali di Astana.
Alcuni corridori che viaggiavano in punta sono tornati al plotone dopo non essere stati in grado di resistere al ritmo di pedalata imposto dai compagni di squadra della fuga, che è stata la prima indicazione che il gruppo principale avrebbe cercato di colmare il divario a tutti i costi di fronte alla fine.
Dai colombiani Nelson Soto dalla Colombia Tierra de Atletes era in fuga con altri 6 corridori quando c'erano ancora più di 50 km dal traguardo, il vantaggio c'erano 2 minuti contro la squadra più numerosa: Michael Belleri (Biesse-Race), Gabriele Petrelli (CT Friuli), Alejandro Ropero (Eolo-Kometa), Guido Draghi (Mg.K Vis-Color per Peto) Ace -VPM), Stefando Gandin (Team Corratec), Francesco Zandri (Work Service Vitalcare Vega) sono stati i compagni di fuga del coltivatore Barranquilla.
A poco a poco la quota di tempo diminuiva tra l'inseguimento e la fuga, riuscendo a ridurre costantemente la differenza di fuso orario, visto che gli uomini davanti erano un po' esausti dall'usura della giornata.
Il controllo del plotone sarebbe stato preso all'epoca dalla Nazionale italiana, contribuendo a tagliare il tempo con la fuga, mentre altre squadre che avevano piloti interessati a mettere in evidenza questa prima giornata di gare e che volevano avere la prima maglia di leader del round siciliano hanno collaborato.
La fuga con ogni chilometro che portava all'obiettivo stava cedendo al passo proposto dal plotone nella parte posteriore, il che significava che il tempo era notevolmente ridotto con la fuga. I team stavano già perfezionando le loro strategie per lanciare i loro corridori più velocemente, ma sapevano che avrebbero dovuto iniziare posizionandosi nel gruppo, dopo aver dato la caccia ai corridori che erano scappati.
Alla fine, la nazionale ha conquistato la prima vittoria della competizione italiana nella sua edizione numero 3 con il pilota Matteo Maluccelli che in una volata abbastanza forte ha lasciato al secondo posto l'italiano Matteo Moschetti del Segafredo Trek e il suo connazionale Filippo Fioreli del Bardiani CSF.
Da parte dei colombiani, il miglior piazzato nel è stato il tedesco Darío Gómez della Colombia Tierra de Atletes dopo essere entrato nel 22° box con lo stesso tempo del vincitore. Altri ciclisti del caffè che hanno raggiunto il traguardo con il tempo del vincitore sono stati il compagno di squadra Yeisson Casallas 24, Daniel Muñoz del Drone Hopper Androni Giocattoli nel 26, Andrés Mancipe nel 43°, Edgar Andrés Pinzón nel 55°, Rafael Pineda è stato 57°, i tre dalla Colombia Terra de Atletes.
Infine Juan Carlos López dell'Astana è entrato al 60° posto, seguito da Cristian Rico al 75° posto dalla Colombia Tierra de Atletes e Juan Diego Alba del Drone Hopper Androni Giocattoli al 78°, Nelson Soto è entrato al traguardo con più di 3 minuti di distanza e si è piazzato al 122° posto. e Jhonatan Chaves 129° a più di 23 minuti.
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