Miguel Ángel Revilla: «Nessuno mi ha chiesto di fare da intermediario tra Messico e Spagna, non so dove l'abbiano preso»

Il presidente della comunità autonoma della Cantabria, in Spagna, ha spiegato a Infobae che non è vero che il presidente del governo spagnolo, Pedro Sánchez, gli abbia chiesto di mediare nel rapporto con il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador (AMLO). «Ci sono state insinuazioni, ma niente di ufficiale, nessuno mi ha chiesto niente»

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Il presidente della Cantabria, una comunità autonoma della Spagna, Miguel Ángel Revilla, ha negato lunedì che il presidente del governo spagnolo, Pedro Sánchez, gli abbia chiesto di mediare nel (deteriorarsi) rapporto tra Messico e Spagna. «L'unico che ne ha accennato è il presidente del Messico», ha detto in un'intervista telefonica a Infobae. «L'unica cosa che il presidente spagnolo mi ha detto è che sarebbe interessante se tutti cercassimo di ristabilire buoni rapporti insieme, ma non mi ha chiesto nulla», ha ribadito.

Questo dopo che alcuni media messicani hanno ripreso le dichiarazioni rilasciate da Revilla lo scorso fine settimana sui media spagnoli LaSexta. Lì, il politico spagnolo 79enne gli disse che politici come Pedro Sánchez o Alberto Sánchez Feijóo, presidente del Partito Popolare (PP), gli avevano inviato un messaggio dicendogli che approfittando della sua vicinanza con il presidente messicano, potevano lavorare tutti insieme per ristabilire buoni rapporti. Ma la stampa messicana supponeva che Revilla fosse stata ufficialmente affidata a quella missione.

«Non so chi l'abbia inventato», ha detto Miguel Ángel a Infobae, insistendo sul fatto che è stato chiamato per sollevare informalmente l'idea, «ma nessuno mi ha chiesto niente».

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