Le elezioni tenutesi il 13 marzo hanno lasciato diverse sorprese, sia nelle consultazioni interpartitiche che nelle elezioni legislative. Una delle maggiori aspettative è stata generata dal Nuovo Liberalismo, non solo perché era la prima volta che il nome di questo gruppo appariva su una carta, ma per i nomi che componevano le liste «zip», cioè composte da donne e uomini nello stesso numero.
Personaggi come Sandra Borda, Carlos Camargo e Mabel Lara si sono distinti nella lista chiusa del gruppo che, secondo il suo motto, ha preso le bandiere del Nuovo Liberalismo, quella che Luis Carlos Galán ha difeso fino al giorno del suo assassinio. Ma, nonostante la rilevanza di quelle cifre, la partita è stata una delle «bruciate» dopo la giornata.
Bene, il giornalista ha fatto riferimento agli scarsi risultati nelle ultime elezioni, all'esperienza di essere in cima alla lista al Senato e di fare una campagna politica in mezzo alla polarizzazione del paese, legata a due schieramenti politici.
In dialogo con il programma 'La Red', il comunicatore che ha recentemente attraversato Caracol Radio, ha dichiarato: «Mi sono bruciato! Ma una dignità mi accompagna... Credo nelle utopie». Ha aggiunto di essere fiducioso che il Nuovo Liberalismo possa raggiungere la soglia dei 540.000 voti.
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Allo stesso modo, non ha esitato a confessare che quell'ustione ha significato il «più grande fallimento della mia vita professionale, perché sono stata davvero una donna molto benedetta». Tuttavia, l'esperienza lo ha aiutato a rafforzare il suo carattere, al di là del guayabo elettorale di non essere in grado di occupare almeno un seggio al Congresso.
«Dai tusa. Uno dice juemadre, con quella credenziale - quella di un senatore - avrei potuto fare tante cose, ma questo non è un limite», ha detto il nato a Puerto Tejada (Cauca).
Più tardi, ha rivelato nella rivista di intrattenimento citata che il suo desiderio di fare politica dal legislatore non è nuovo, ma che sono stati accentuati dopo aver praticato il giornalismo da Washington, dove è stato corrispondente per Caracol Radio. Infatti, quando ha annunciato il suo appello per il nuovo liberalismo, ha dichiarato di aver ricevuto diverse critiche e derisioni da diversi colleghi.
Ha affermato che alcuni erano...
I Caucana non hanno escluso di rilanciarsi al Congresso in una delle prossime elezioni. Per il momento continuerà a sostenere vari processi di trasformazione sociale, infatti, ha messo in dubbio la sua continuazione come giornalista, quella che ha iniziato sul canale regionale Telepacifico, da dove ha fatto un salto a Caracol Televisión. In questo mezzo, si è consolidata come una delle prime donne afro a presentare notizie nel paese.
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