Andrés Manuel López Obrador (AMLO), presidente del Messico, è stato soddisfatto dei risultati del primo turno corrispondente al giorno delle elezioni 2022, attraverso il quale i cittadini francesi sceglieranno la rotta che il loro paese seguirà fino al 2027, con l'elezione del suo nuovo presidente costituzionale.
Ha descritto Emmanuel Jean-Michel Frédéric Macron come il partito politico socio-liberale La Repubblica a marzo e attuale presidente della Repubblica francese, come «socialdemocratico moderatamente centrista» che «non ha fatto male come presidente»; mentre il fondatore del gruppo nazionale, Marion Anne Perrine Le Pen, lo ha descritto come un politico «giusto, giusto».
Soprattutto, si è detto contento del numero di voti vinti dal leader della piattaforma politica Unsubmissive France, la sinistra Jean-Luc Mélenchon per questo round, perché ha assicurato che essere il più votato dai giovani assicura alla nazione un prospero futuro.
Ha paragonato il Mélenchon al senatore degli Stati Uniti del Vermont, Bernie Sanders, perché pur non essendo giovane, ha attirato un gran numero di giovani nelle sue fila per prendere parte al esercizio democratico a favore di rispetto agli adulti o alle persone di mezza età, che hanno optato per Macron e le persone anziane o gli anziani, che hanno votato per il candidato Le Pen.
Tuttavia, ha espresso la sua previsione che Emmanuel Macron avrebbe vinto di nuovo alle elezioni presidenziali di quest'anno, sul suo avversario più forte.
Il 10 aprile si è svolto in tutta la Francia il primo turno delle dodicesimi elezioni presidenziali della Quinta Repubblica francese del 2022, con l'obiettivo di eleggere il Presidente che resterà in carica per i prossimi cinque anni nel paese europeo.
In essi, l'attuale presidente della Francia, Emmanuel Macron, è in corsa per la rielezione.
Con il 96% dei voti contati, Macron ottiene il 27,41% dei voti e Marine Le Pen il 24,03%. Poi c'erano Jean-Luc Mélenchon con il 21,57% dei voti, Éric Zemmour con il 6,94%, Valérie Pécresse con il 4,74% e Yannick Jadot con il 4,37%.
Il voto, tenutosi dopo una campagna atipica segnata dall'invasione russa dell'Ucraina, acuisce il declino che iniziato nel 2017 dei partiti tradizionali, socialisti e repubblicani (a destra), che avrebbero vinto meno del 10 per cento dei voti in totale. Tutto questo in un contesto di maggiore astensione.
L'affluenza al primo turno alle 17:00 è stata del 65%, 4,4 punti in meno rispetto al 2017 in quel momento e 6,55 punti in più rispetto al 2002, anno con il record di astensioni alle elezioni presidenziali, secondo i dati del Ministero dell'Interno.
Poiché non vi è alcun candidato con la maggioranza assoluta dei voti espressi al primo turno, si terrà un secondo turno includendo solo i due candidati con il maggior numero di voti contati, vale a dire Macron e Marine Le Pen. Ciò avverrà domenica 24 aprile 2022.
CONTINUA A LEGGERE: