Il regime chavista ha respinto la sospensione da parte della Russia del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite

Lo ha confermato il ministro degli Esteri venezuelano, Felix Plasencia, dopo aver incontrato il suo omologo algerino, che si è posizionato anche con paesi che non difendono la decisione della plenaria delle Nazioni Unite

Il ministro degli Esteri venezuelano Felix Plasencia ha assicurato venerdì che l'Algeria si è posizionata con i Paesi che respingono la sospensione della Russia dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, come gli ha detto l'ambasciatore del Paese africano a Caracas, Abdelkader Hadjazi, durante un incontro nella capitale venezuelana .

Il ministro ha avvertito, attraverso il suo account Twitter, dei «danni al multilateralismo e alla violazione dei principi di universalità delle organizzazioni internazionali che vengono violati da questa decisione sbagliata».

La decisione dei membri delle Nazioni Unite, presa questo giovedì, si basa su presunte «gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani» commesse dalle truppe russe in Ucraina.

L'Assemblea Generale dell'istanza ha approvato l'iniziativa promossa da Washington con 93 voti a favore, 24 contrari e 58 astensioni, superando di gran lunga la richiesta maggioranza dei due terzi, dato che si tiene conto solo dei «sì» e dei «no».

A questo proposito, Plasencia ha sostenuto che «la comunità delle Nazioni non può essere soggetta alla pretesa unilateralista che insiste nell'imporre sanzioni agli Stati sovrani, al fine di isolarli, rischiando così la stabilità delle relazioni internazionali».

Ore dopo che le Nazioni Unite hanno sospeso la Russia, il governo venezuelano ha respinto la decisione dell'organizzazione e ha assicurato che contravviene alle opzioni di dialogo che sostiene.

Da quando l'invasione dell'Ucraina è iniziata il 24 febbraio, la Russia è rimasta molto isolata e alla vigilia del voto di ieri aveva fatto pressioni su molti paesi con una lettera che li avvertiva che votare o addirittura astenersi sarebbe stato visto come un gesto ostile con conseguenze.

L'incontro tra il ministro degli Esteri e l'ambasciatore algerino conferma le relazioni diplomatiche tra i due Paesi dal 1971, la cui cooperazione bilaterale nel settore dell'agricoltura produttiva si è rafforzata lo scorso febbraio durante un incontro tra funzionari dei Caraibi e Paesi africani.

Entrambe le nazioni hanno anche accordi in materia di energia, istruzione, cultura, commercio e industria.

(Con informazioni fornite da EFE)

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