Ambasciata di Germania e Israele si rammarica delle dichiarazioni di Aníbal Torres su Adolf Hitler

Attraverso dichiarazioni, entrambe le ambasciate hanno parlato di ciò che Aníbal Torres ha detto durante il suo discorso nella città di Huancayo.

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L'ambasciata israeliana e tedesca si è rammaricata delle espressioni di Aníbal Torres sul dittatore Adolf Hitler. Come ricorderete, il capo del PCM stava facendo il suo discorso nella città di Huancayo quando decise di lodare il leader nazista.

«In Germania erano proprio come noi, ma una volta Adolf Hitler visita il nord Italia e Benito Mussolini gli mostra un'autostrada costruita da Milano a Brescia. Hitler lo vide, andò nel suo paese e lo riempì di autostrade, aeroporti. Ha reso la Germania la prima potenza economica al mondo», ha affermato il premier.

Di fronte a questo cattivo paragone, l'istituzione israeliana nel nostro paese ha respinto Torres usando entrambi gli ex dittatori, responsabili della morte di milioni di persone durante la seconda guerra mondiale, come esempi di lotta e prosperità. Hanno aggiunto che questo rappresenta un'offesa per le vittime.

Aníbal Torres ha elogiato Hitler nel controverso discorso al Consiglio dei ministri | VIDEO: Canal N

«Ci rammarichiamo che il discorso politico peruviano includa riferimenti come Hitler e Mussolini come esempio di prosperità. I regimi di morte e terrore non possono essere un segno di progresso. Hitler è stato responsabile della morte di 6 milioni di ebrei, lodarlo è un'offesa alle vittime di quella tragedia globale», ha letto l'ambasciata israeliana su Twitter.

A sua volta, l'ambasciata tedesca ha anche respinto le versioni rilasciate da Torres, che era fortemente d'accordo con l'atto del genocidio più sanguinoso di un intero secolo.

«Adolf Hitler era un dittatore fascista e genocida in nome del quale la peggiore guerra di tutti i tempi fu condotta dalla Germania e fu commesso un genocidio di 6 milioni di ebrei. Di fronte a questo scenario, Hitler non è un riferimento adatto come esempio di alcun tipo», hanno detto.

Un'altra istituzione che ha anche alzato la voce nelle proteste contro queste espressioni è stata l'Ufficio del Mediatore,

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