L'INAH indagherà sul caso dell'artista che ha baciato pezzi archeologici dal Messico

L'istituto ha riconosciuto il fallimento del sistema di sicurezza, ma che non ha mai autorizzato l'esecuzione di Pepx Romero

Dopo la controversa performance che l'artista Pepx Romero ha eseguito al Museo Nazionale di Antropologia (MNA) di Città del Messico, l'Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (INAH) lo ha già commentato.

Attraverso una dichiarazione inviata ai media martedì sera, l'Istituto ha chiarito che non ha dato a Romero il permesso di baciare e/o leccare diversi pezzi archeologici esposti nel museo.

E il fatto è che l'account Instagram «Obrasdeartecomentadas» ha pubblicato a mezzogiorno un videoclip che mostra come il produttore teatrale messicano, considerato uno dei principali riferimenti contemporanei della cultura queer in America Latina, si trovi di fronte ai pezzi per contemplarli e poi suonarli le sue labbra e la sua lingua, come una forma di «protesta» contro il traffico di proprietà patrimoniali e le continue aste di loro all'estero, in particolare quella nel 2019 tenuta in Francia da Casa Drouot, dove è riuscita a vendere 95 pezzi.

Ma nonostante l'intenzione del soggetto, l'INAH ha indicato che il suo ruolo è quello di prendersi cura del patrimonio culturale, quindi sta già esaminando i sistemi di sicurezza del museo per determinare quando si è tenuta la performance «Mexique 2022» nei locali e se c'è stato un contatto diretto con la collezione.

Non sorprende che, lungi dal sostenere la performance di Pepx Romero, molti utenti dei social media hanno rimproverato le sue azioni; alcuni lo hanno persino denunciato al Ministero della Cultura e alla Procura di Città del Messico per indagare sul caso e applicare una sanzione esemplare al regista teatrale.

«Artista? Questo è vandalismo... Spero che tu venga multato, come dovrebbe essere. E la sorveglianza?» , «È una mancanza di rispetto per tutto il Messico, quale sarà la sanzione, SRE?» , «Artista? È solo un idiota che fa pendej #d &s, è incredibile che non venga arrestato o almeno multato, sta danneggiando proprietà storiche», «Il m @m @ds che fanno per i loro cinque minuti di fama», «Buffonadas. Non discute né mette in discussione la questione della proprietà patrimoniale. Puro desiderio di spostare il tuo progetto personale», «In tal caso, urinarli sarebbe più artistico», «Voglio solo chiederti 'che sapore avevano? '», viene letto tra le reazioni di Twitter e Instagram.

Vale la pena ricordare che «Commented Works of Art» predisponeva nella stessa descrizione del videoclip che la performance avrebbe infastidito lo spettatore perché sarà testimone di «un danno apparente (dovremo discutere di quanta saliva colpisce la pietra) al nostro patrimonio», ma non le aste Drout che sono stati ritenuti «senza indignazione» generalizzata» dei netizen.

Inoltre, è stato sottolineato che sebbene l'MNA non abbia acquistato pezzi all'asta, c'è una questione di come li abbia acquisiti dai loro luoghi originali per renderli oggetto di mostra, come il Tlaloc situato all'ingresso del museo: «un riflesso del sistema del patrimonio che è stato generato dallo Stato messicano».