La Procura ha chiamato un ex membro del cartello di Cali a processo per l'espropriazione della terra e lo sfollamento forzato a Urabá

José Nelson Urrego ha un ottimo record con la giustizia, dalle accuse al cartello di Cali, al sostegno con denaro illegale alla campagna presidenziale di Ernesto Samper del 1994 e al riciclaggio di denaro a Panama. Le autorità presumono che la persona ricercata si trovi attualmente in Spagna

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L'ufficio del procuratore generale ha chiamato José Nelson Urrego a processo con l'accusa di concerto per criminalità aggravata, sfollamento forzato e invasione di aree di importanza ecologica. Ciò è stato fatto nell'ambito delle indagini condotte sull'espropriazione della terra nell'Uraba durante il conflitto armato.

Urrego è appunto indicato per intimidire i proprietari terrieri e poi inviare terzi a comprarli, anche se sono rimasti a nome dei front men, il vero proprietario era Urrego che usava i luoghi come rifugio per fuggire dalle autorità.

Per quanto riguarda la posizione di Urrego, si presume che si trovi in Spagna con la sua famiglia, poiché dopo aver pagato una condanna a Panama per riciclaggio di denaro, è arrivato nel territorio nazionale nel 2018, dove si ritiene abbia successivamente preso un volo per il Paese iberico.

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Ma questo non è l'unico approccio che Urrego aveva con i bar, negli anni Novanta quando il cartello di Medellín era scomparso, i narcotrafficanti di Caleño tenevano a galla le mafie. Proprio Urrego è stato individuato con il cartello di Cali, ma in seguito è stato rilasciato per mancanza di prove. Sebbene i sospetti siano stati costantemente sollevati da José Urrego, che è stato individuato da diversi media nazionali come il leader del cartello quando è stato catturato.

«L'ultimo capo del cartello di Cali è caduto: José Nelson Urrego, uno degli uomini più ricchi del mondo, è stato ricercato dalle autorità per quasi due anni» titolava il quotidiano El Tiempo nel 1998.

Urrego è anche legato a uno degli eventi più scandalosi della politica nazionale, il processo di 8.000, un processo giudiziario contro l'allora presidente della Colombia, Ernesto Samper, con l'accusa di aver ricevuto finanziamenti per il traffico di droga per la sua campagna presidenziale. La sua origine fu la scoperta di un fascicolo con quel numero nella Procura di Cali, che corrispondeva a una ricerca effettuata presso gli uffici di un contabile cileno, Guillermo Pallomari, legato al cartello di Cali.

Questa parte include Urrego, dal momento che un fax da lui firmato viene registrato e inviato a Elizabeth Montoya alias la 'piccola scimmietta retrechera' a cui è stato detto di trasferire la somma di denaro alla campagna di Samper e che è stata uccisa nel 1996.

«Signora Eliza, le do il valore di 100.000 dollari per sostenere la campagna del dottor Samper. Vi prego di salutarlo da parte mia», recita il testo firmato da José Urrego.

Il più recente legame di Urrego con l'illegalità è stato a Panama, dove si è distinto come un uomo d'affari di talento e aveva persino acquisito un'isola, ma nel 2007 è stato catturato e nel 2013 condannato al carcere per riciclaggio di denaro.

La posizione di Urrego è di grande importanza per il sistema giudiziario del paese, poiché ciò potrebbe chiarire uno degli eventi più terrificanti e deplorevoli della storia nazionale, e cioè il massiccio sfollamento forzato commesso da diversi attori armati nelle diverse regioni della Colombia, in questo particolare caso in Uraba.

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