I residenti di Tamazunchale hanno sospeso le loro attività quotidiane in seguito alla paura e alla psicosi generate dall'intrusione di un comando di sicari nel centro del comune, che li ha costretti a inviare quasi un centinaio di agenti di sicurezza nella zona Huasteca di San Luis Potosí.
Secondo i rapporti locali, i residenti hanno deciso di non aprire attività commerciali, mentre le scuole hanno avvertito della sospensione delle lezioni per motivi di sicurezza. Sebbene prima di mezzogiorno arrivassero elementi delle corporazioni di polizia per proteggere i residenti della demarcazione.
Secondo i rapporti del Ministero della Pubblica Sicurezza di San Luis Potosí, questa situazione ha portato alla mobilitazione di un contingente di almeno 86 elementi nella Zona Centrale e Huasteca: composto da 35 membri della Polizia di Stato, 35 della Guardia Nazionale e 16 dell'Esercito.
Ebbene, durante la prima mattina del 4 aprile, sono circolati un paio di video sul dispiegamento di civili armati nei furgoni sul viale 20 de Noviembre. I conducenti che attraversavano l'area hanno colto la presenza dei presunti criminali.
Nelle registrazioni è possibile vedere soggetti che trasportano fucili di grosso calibro con un giubbotto tattico, senza ulteriori interventi da parte delle forze pubbliche. Non sono state segnalate esplosioni, scontri, esecuzioni o rapimenti, ma l'acquisizione di Tamazunchale ha dimostrato che il terrore della droga è già arrivato all'ufficio del sindaco, come è successo in altri comuni di Potosino.
Uno dei presunti assalitori ha persino chiesto che uno dei conducenti che ha scattato le immagini con il suo cellulare, in modo che continuasse a lungo senza scosse o lamentele. Al mattino, le strade sembravano deserte, senza negozi o attività quotidiane abituali.
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