Le autorità hanno rilasciato 2362 individui della fauna selvatica, secondo il Ministero dell'Ambiente

Il gruppo di animali con il maggior numero di rilasci è quello degli uccelli, con 92 specie

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Il 31 marzo, il Ministero dell'Ambiente ha rivelato i dati sulle azioni delle autorità contro il traffico di specie selvatiche. Secondo il portafoglio, tra gennaio e febbraio 2022, le 33 Regional Autonomous Corporations (CAR) hanno rilasciato nel paese 2362 individui appartenenti a 185 specie di fauna selvatica.

Il gruppo di animali con il maggior numero di rilasci è quello degli uccelli, con 92 specie (50% delle specie totali); il secondo sono i rettili, con 49 specie (20%); mammiferi, con 37; aracnidi, quattro, e anfibi, con tre, buone notizie per la biodiversità del Paese, confermando, ancora una volta, l'impegno del Governo nazionale e Minambiente alla tutela delle risorse naturali, prima della suddetta Seconda Conferenza che si terrà a Cartagena de Indias martedì 5 e mercoledì 6 aprile.

Allo stesso modo, il Minambiente conferma il rilascio di 52 individui di sei specie che si trovano in una certa categoria di rischio di estinzione, secondo la categorizzazione dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). Nella categoria delle specie endemiche, otto specie di serpenti, tartarughe, tartarughe e scimmie tamarine sono state restituite al loro ambiente naturale.

«È motivo di gioia poter restituire alla natura questo tipo di individui che un tempo erano oggetto di traffici illegali su tutto il territorio nazionale, un crimine che ora è coperto dall'articolo 328 A della legge sui crimini ambientali, legge 2111 del 2021. Invitiamo tutti i cittadini a combattere il traffico illegale di fauna selvatica e a non prestarsi a questo», ha affermato Adriana Santa, direttrice dei servizi forestali e ecosistemici di Minambiente.

A Cartagena cercheranno soluzioni

La seconda conferenza analizzerà, sulla base della legislazione, i legami tra il traffico di specie selvatiche e la criminalità organizzata nelle Americhe. Si registreranno inoltre progressi nel controllo e nella prevenzione del traffico illegale di specie e flora marine latinoamericane e si porrà l'accento sulla pesca e sul commercio illegale di squali.

Allo stesso modo, i rappresentanti dei paesi membri discuteranno strategie per ridurre la domanda e l'offerta di prodotti illegali della fauna selvatica in tutto il mondo. L'evento condividerà esperienze di leadership e collaborazione tra le comunità locali, le autorità ambientali, gli enti di cooperazione internazionale e le organizzazioni della società civile per ottenere cambiamenti nell'uso della fauna selvatica o nelle pratiche di sfruttamento, al fine di identificare alternative per lo sviluppo economico e rafforzare la governance locale per affrontare efficacemente questo crimine.

L'agenda completa dell'evento, che sarà annunciata a breve, includerà spazi di formazione per le aziende del settore finanziario e dei trasporti, al fine di promuovere la cooperazione nella lotta contro il traffico illegale di specie selvatiche. Questo cerca di rafforzare le reti tra le autorità che indagano su questi crimini e quelle con responsabilità per l'indagine finanziaria, l'identificazione e lo sviluppo di soluzioni pertinenti e specifiche per combattere questo flagello che colpisce gli ecosistemi colombiani.

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