Il segretario alla sicurezza di Cali, il colonnello in pensione Carlos Soler, ha fatto riferimento all'attacco avvenuto lunedì scorso, davanti alla casa del giornalista della stazione radio Antena 2 di RCN, Óscar Luis «El Chango» Cárdenas, situato nel sud di quella città.
Oltre a condannarlo a nome dell'intero gabinetto di Jorge Iván Ospina, Soler ha offerto una ricompensa per trovare i responsabili.
In un comunicato condiviso in video, «un'offerta fino a 10 milioni di pesos è stata fatta da soggetti che possono essere identificati in video, su due motociclette; ci sono targhe, ci sono motociclette e ci sono alcune persone che attaccano la casa del giornalista» con tre colpi verso il cancello della casa di El Chango.
Il segretario ha ricordato che i giornalisti godono di una maggiore protezione dei diritti umani. «Dobbiamo unirci tutti perché la libertà di stampa è una delle garanzie di uno stato sociale basato sullo stato di diritto e sulla garanzia dei diritti fondamentali», ha detto Soler.
La polizia metropolitana di Santiago de Cali e membri dell'unità del modello nazionale di sorveglianza per quadranti sono arrivati sulla scena per discutere della situazione.
Queste sono le dichiarazioni del colonnello William Quintero, vice comandante della polizia di Cali, che ha assicurato che i colpi sono stati sparati con un'arma traumatica e non sono state riportate ferite.
Le autorità hanno anche iniziato a raccogliere materiale probatorio chiave per identificare i presunti criminali che hanno fatto irruzione nella tranquillità di El Chango Cárdenas, nonché per chiarire le cause dell'attacco, che ha portato al rifiuto dei cittadini.
El Chango non ha rilasciato dichiarazioni in merito all'attacco; tuttavia, i membri della polizia nazionale hanno indicato che accompagneranno il giornalista e la sua famiglia nelle ore successive.
Nella sua dichiarazione video su questo attacco al giornalista, il colonnello in pensione ha assicurato che l'ufficio del sindaco di Cali sta lavorando per ridurre i livelli di omicidi in città. Va ricordato che gli indicatori di sicurezza nel 2021 nella capitale della Valle del Cauca lasciavano molto a desiderare.
Secondo i dati dello stesso Ministero della Sicurezza, il numero di rapine di persone è aumentato del 9% e gli omicidi sono aumentati del 13,2% rispetto al 2020. Le cifre erano particolarmente alte durante i mesi di punta dello sciopero nazionale.
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