Mercoledì, l'Unione europea (UE) ha espresso preoccupazione per le pene detentive inflitte a Cuba per i partecipanti alle proteste dell'11 e 12 luglio contro il regime, che a suo avviso riflettevano «richieste legittime» a cui è stata «data risposta con la repressione».
«Dopo una serie di dure condanne già annunciate, il 16 marzo 2022, la Corte Suprema cubana ha emesso altre 128 condanne contro persone, alcune delle quali avevano meno di 18 anni al momento del loro arresto, che possono raggiungere i 30 anni», ha detto l'Alto rappresentante dell'UE per gli affari esteri, Josep Borrell, in un dichiarazione a nome del Twenty-Seven.
«Queste sentenze sono sproporzionate», ha detto, ricordando che le proteste hanno provocato più di 1.400 persone arrestate e 790 accusate.
Borrell ha affermato che, sebbene il diritto di manifestare sia garantito dalla Costituzione cubana, «questo uso di procedure giudiziarie e tali verdetti servono a negare ai cittadini cubani il diritto di esprimere pacificamente le loro opinioni e chiedere un cambiamento».
«Il diritto di esprimere dissenso e di protesta dovrebbe essere garantito e protetto a Cuba», ha sottolineato.
Per Borrell, questi processi sollevano preoccupazioni significative in relazione ai principi di base e agli standard internazionali di trasparenza e giusto processo, come il diritto degli imputati di essere rappresentati da un consulente indipendente di loro scelta. «L'Ue chiede alle autorità cubane di permettere alla comunità diplomatica di assistere ai processi», ha detto.
Inoltre, l'Unione europea ha esortato le autorità cubane a rispettare i diritti civili e politici del popolo cubano, compresa la libertà di associazione, di riunione pacifica e di espressione.
In questo contesto, ha ricordato i casi di cittadini, giornalisti e giornalisti che sono stati arrestati, accusati e condannati in relazione agli eventi dell'11 e 12 luglio.
Ha anche invitato le autorità cubane a rilasciare «tutti i prigionieri politici e quelli detenuti unicamente per aver esercitato la loro libertà di riunione pacifica e di espressione».
Ha anche osservato che l'UE «ha costantemente incoraggiato il governo cubano a prestare attenzione alle preoccupazioni del suo popolo e ad impegnarsi in un dialogo significativo e inclusivo sui suoi legittimi motivi di denuncia, e continuerà a farlo».
«L'Unione europea ricorda l'importanza degli scambi in corso su questo tema con le autorità cubane», ha detto, e ha chiarito che è pronta a «sostenere tutti gli sforzi volti a proteggere, promuovere e attuare i diritti umani e le libertà di tutti i cubani», nel quadro del accordo di dialogo e cooperazione che ha firmato con Cuba.
(Con informazioni fornite da EFE)
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