Scopri l'elenco completo dei film colombiani che saranno proiettati al Toulouse Film Festival

'L'oblio saremo», tratto dall'omonimo libro del colombiano Héctor Abad Faciolince, sarà trasmesso anche nella città francese; oltre a filmati che narrano l'escalation della guerra in Colombia dopo la firma dell'accordo di pace

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Non saranno pochi gli spettacoli cinematografici colombiani pronti per essere proiettati al Toulouse Film Festival; infatti, titoli rinomati compongono la mostra di lusso che rappresenterà il Paese al simposio cinematografico che è già iniziato e che durerà fino a domenica prossima, 3 aprile.

Il Rencontres Cinémas d'Amérique Latine di Tolosa, ora noto come Toulouse Latin American Film Festival, è un evento che si svolge nel vecchio continente dal 1989 e che, sacralmente, è dedicato ai film prodotti in questa parte del pianeta; questo con l'obiettivo di rafforzare legami culturali tra le due aree, così come nei media e tra il pubblico francese, in modo che possano imparare una piccola parte dei grandi contributi apportati, ad esempio, dall'industria colombiana.

Alla sua 34a edizione, il Festival vedrà la partecipazione di esponenti di spicco come María Matiz, Gisela Restrepo Triviño, Germán Arango, Joan Gómez Endara, Iván Guarnizo, Ángela Matiz, Juan José Lozano e Inti Jimena Zamora Martínez, tutti responsabili di annunciare i loro titoli schermato.

Ora, concentrandosi sul cinema nazionale, per il Concorso lungometraggi di finzione sarà «El arrojo» del regista Joan Gómez e la cui prima sarà, appunto, a questo evento. La storia è incentrata sulla morte di suo padre, Eliécer, e sulla responsabilità che avrà nel prendersi cura della sua sorellastra, di nome Esperanza. La sua missione: viaggiare con lei in città per trovare la madre naturale della bambina.

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'On the other side' di José Guarnizo, partecipa al Concorso Documentari Feature Film. Questo formato, che si concentra sulla firma dell'accordo di pace tra il governo nazionale e i guerriglieri estinti delle FARC e sulla conseguente speranza che i territori possano vedere una virgola di cessate il fuoco tra i gruppi armati.

Tuttavia, il filmato mostra l'escalation della violenza, arrivando al punto che Guarnizo e suo fratello sono impegnati nelle indagini sul rapimento della madre. «Canzoni che inondano il fiume», un film che mostra come Oneida abbia imparato la tradizione di cantare ai morti e alle loro anime nel loro viaggio verso la luce. Queste canzoni, oggi, sono pezzi di resistenza che spiegano l'escalation di violenza nel loro territorio.

'The Enemies» di Ana Katalina Carmona' è presente nel concorso cortometraggi, così come «Aurora e la casa delle luci», di María e Angela Matiz. In Documentary Discoveries, compete 'The Cats' di Andrés Wiesner, che si concentra su Dilan, un giovane che riacquista la libertà dopo aver trascorso sette anni in prigione per complicità in un omicidio, venendo a conoscenza della morte di sua madre, nonna e sorella.

Reprises proietterà 'Memoria', il film del thailandese Apichatpong Weerasethakul e 'The Oblivion We Will Be' dello spagnolo Fernando Trueba, che ricrea la vita intima e le lotte sociali di Héctor Abad Gómez attraverso una narrazione carica di emozioni come nell'omonima opera letteraria di suo figlio, Héctor Abad Faciolince.

Da parte sua, «Sotto il silenzio e la terra» sarà in Panorama des associations. Ci sarà anche un incontro tra il suo direttore, Gisela Restrepo Triviño, con Carlos Martín Beristain e Lucía González, entrambi membri della Commissione per la verità, in cui parleranno della scomparsa e dello sterminio di ex combattenti in Colombia dopo la firma dell'accordo in 2016.

Infine, il progetto indipendente 'Cali: Everyone Shout' avrà il suo spazio al festival, una finestra ideale per mostrare il potere delle proteste che si sono verificate durante la parata nazionale di aprile 2021 in questa città, così come la repressione che ha avuto luogo contro i manifestanti. In questo senso, verranno mostrati «Guerrilla Memories» del collettivo David Marín, così come le storie di 50 ex combattenti che hanno deciso di lasciare la guerra per iniziare una vita lontano dalle armi, ma con pregiudizi, minacce e abbandono al seguito.

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