L'ambasciata degli Stati Uniti in Colombia ha condannato «fermamente» l'attacco terroristico a Bogotà

L'ambasciatore Philip Goldberg ha fatto riferimento alla tragedia causata dalla bomba localizzata nel settore di Ciudad Bolivar dai dissidenti delle FARC

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Attraverso i social media, l'Ambasciata degli Stati Uniti in Colombia ribadisce la sua solidarietà al governo e al popolo colombiano, a seguito dell'attacco terroristico a Ciudad Bolivar, nel sud della città di Bogotà.

Infobae

La mattina di questo lunedì 28 marzo, il 33esimo fronte dei dissidenti delle FARC scomparse avrebbe rivendicato l'attacco compiuto contro il CAI di Arborizadora Alta.

Gli eventi si sono verificati nella notte di sabato 26 di questo stesso mese e hanno provocato la morte di due minori e l'impatto sulla salute di altri cittadini che si trovavano nelle vicinanze. Fino ad ora era stato analizzato il registro delle telecamere di sicurezza del settore, che ha catturato il momento esatto dell'incidente, in modo che il colpevole fosse stato identificato. Il presunto criminale, ha detto la squadra investigativa, avrebbe lasciato la valigia con esplosivi che in seguito sono esplosi.

I media locali hanno assicurato che l'uomo chiamato a piazzare la bomba è riconosciuto come Anfo. Secondo la polizia metropolitana di Bogotá, Anfo ha piazzato una bomba composta da nitrato di ammonio e carburante. Il poliziotto Joan Camilo Fonseca, che ha dovuto essere ricoverato in ospedale per le ferite riportate, dicono gli investigatori, avrebbe visto il momento in cui la valigia è stata abbandonata. Con questo alias sul radar, il ministro della Difesa, Diego Molano, il presidente, Iván Duque e il sindaco di Bogotá, Claudia López, hanno annunciato che una ricompensa di 300 milioni di dollari è stata offerta a chiunque fornisse le informazioni necessarie per chiarire cosa è successo informazioni che avrebbero permesso all'intellettuale e autori materiali dell'attacco da stabilire.

In un video pubblicato sui social, il comandante di quel fronte, riconosciuto dagli alias 'Arley', ha spiegato che l'attacco è stato una conseguenza della celebrazione dell'anniversario della morte di Manuel Marulanda Vélez, alias Tirofijo. Il guerrigliero è morto il 26 marzo 2008.

«Tutte le unità, schierate in tutto il territorio del Magdalena Medio, sono state guidate a svolgere attività militari, propagandistiche e culturali. Le bancarelle sono state fatte sulla strada che porta da Y de Astilleros alla città di Ocaña, all'altezza del sito noto come La Curva. Sulla strada che porta da Tibu a El Tarra, nel settore di Versailles. Sulla strada che porta dal quartiere di La Gabarra alla città di Cúcuta. (...) Attivazione di una carica esplosiva a Ciudad Bolivar, Bogotà, contro un CAI della polizia», menziona in quella clip confermando la partecipazione di quel gruppo armato ai deplorevoli eventi che hanno lasciato 35 persone ferite al seguito.

Secondo il dissidente, non era sua intenzione far sì che l'attacco colpisse direttamente la popolazione civile.

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