L'ufficio del controllore attira nuovamente l'attenzione a causa dei ritardi nella ricostruzione di Mocoa

Il controllo di allerta dell'ente statale indica che ci sono sette casi in cui è necessario intervenire per mitigare e completare i progetti infrastrutturali in sospeso.

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Cinque anni dopo la tragedia di Mocoa, il piano di ricostruzione del comune procede ancora lentamente e continuano i rischi di essere colpiti da una nuova ondata invernale. Pertanto, l'Ufficio del Controllore Generale della Repubblica ha inviato un avvertimento al direttore dell'Unità nazionale per la gestione dei rischi di catastrofi (UNGRD), Eduardo José González, sui rischi di perdita di risorse pubbliche e/o impatto negativo sugli interessi pubblici che questa situazione comporta.

È stato spiegato che per affrontare la tragedia di Mocoa, era necessario articolare diversi settori del governo nazionale e l'acquisizione di considerevoli risorse. Questi fondi provenivano dal bilancio generale della nazione, dal sistema generale delle royalty, dal bilancio dell'UNGRD e da alcuni stanziamenti, di cui una maggioranza significativa deve ancora essere attuata.

Il controllo di allerta dell'ente statale indica che ci sono sette casi in cui è necessario intervenire per mitigare e completare i progetti infrastrutturali in sospeso. Tra queste variabili c'è il controllo del canale dei corpi idrici, la ricostruzione delle infrastrutture in termini di abitazioni, acquedotti, scuole, ospedali e carceri.

Per quanto riguarda i lavori di mitigazione nei letti dei fiumi e nei torrenti, secondo il team di monitoraggio permanente e l'ufficio del controllore delegato per il settore delle infrastrutture, questo è il punto più importante del programma di ricostruzione di Mocoa. Sostengono che questo lavoro cerca di proteggere la vita dei cittadini, poiché robuste strutture di canalizzazione e dissipazione dell'energia possono ridurre al minimo il rischio di aumenti improvvisi e massicci traboccamenti.

Per quanto riguarda le infrastrutture, il piano di ricostruzione degli alloggi è particolarmente preoccupante. Dobbiamo ricordare l'esistenza del progetto SAUCES II, che ha a che fare con la consegna di 909 case unifamiliari, di cui nessuna è stata consegnata fino a questa data.

Per quanto riguarda l'acquedotto, l'ufficio del controllore ha verificato una consegna tardiva di disegni e altri prodotti soggetti alla consulenza. Inoltre, la possibilità di scegliere un'altra fonte di bacino idrografico per alimentare l'acquedotto comunale non è stata studiata a fondo, pertanto, poiché la foce del fiume Mulato è stata preservata, persistono i rischi di essere colpiti da inondazioni e valanghe.

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