Il segretario generale dell'Unione dei professionisti e dei lavoratori del General Hospital (Sinprogen) di Medellín, Camilo Toro, ha denunciato di aver ricevuto minacce di morte, a quanto pare, perché la gilda ha segnalato varie irregolarità che si sono verificate nel centro sanitario.
In un dialogo con il quotidiano El Colombiano, il leader sindacale ha riferito che, dalla scorsa settimana, ha dovuto chiedere protezione alle autorità di Medellín, dopo che uomini sconosciuti lo hanno minacciato di morte, mentre si stava mobilitando nel suo veicolo attraverso Itagüí.
In un'intervista a Blu Radio, il leader sindacale ha anche indicato che questo non sarebbe stato il primo incidente del genere di cui era stato vittima nelle ultime settimane. Secondo lui, sebbene non fosse direttamente coinvolto, è stato informato che, più di 20 giorni fa, le persone che si sono presentate come appaltatori per l'ospedale chiedevano informazioni personali su di lui nel parcheggio dell'entità.
«Chiedevano informazioni personali, in cui stavo mobilitando, targhe del mio veicolo e orari di entrata e uscita», ha detto il segretario generale di Sinprogen alla stazione radio di Bogotá.
A questo proposito, il presidente di Sinprogen, Edwin Bernardo Palacio, ha assicurato a El Colombiano che questa intimidazione sarebbe stata direttamente correlata alle accuse mosse dal sindacato su presunte irregolarità nell'amministrazione del General Hospital di Medellín.
Va ricordato che il sindacato ha segnalato irregolarità nell'assunzione del personale ospedaliero, come differenze negli stipendi dei dipendenti che svolgono le stesse funzioni semplicemente perché sono legati all'attuale amministrazione. Tra le altre cose, hanno anche riferito che c'è un deterioramento della qualità del cibo sia per i pazienti che per i loro lavoratori, come era noto al quotidiano Antioquia.
Di fronte alle minacce ricevute dal Segretario Generale di Sinprogen, Blu Radio ha appreso che il leader sindacale sta attualmente ricevendo sostegno dalla polizia di Medellín, mentre la Procura sta già svolgendo le indagini pertinenti per stabilire l'identità degli uomini che si sono avvicinati Toro.
Il General Hospital di Medellín, da parte sua, si è espresso in un comunicato che respinge le minacce di cui il leader sindacale è stato vittima, oltre a ribadire la sua vocazione come entità per il diritto alla vita e alla convivenza pacifica.
L'ospedale ha poi espresso la sua solidarietà al sindacato e ai suoi dirigenti, chiedendo alle autorità di intervenire «in modo diretto e tempestivo per la tutela dei diritti» dei suoi leader e collaboratori.
Ecco la dichiarazione completa rilasciata dal General Hospital di Medellin:
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