L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) avverte che le truppe russe hanno bombardato i posti di blocco ucraini a Slavutich, una città vicino alla centrale nucleare dove lavora il personale di Chernobyl.
L'autorità di regolamentazione ucraina ha avvertito che l'attacco ha messo in pericolo «le case e le famiglie del personale operativo che garantiscono la sicurezza nucleare e radioattiva», secondo una dichiarazione dell'organizzazione.
Il direttore dell'AIEA, Rafael Grossi, ha espresso la sua preoccupazione, poiché questi attacchi avvengono pochi giorni dopo che il personale tecnico della centrale nucleare è stato in grado di ruotare e riposare dopo quasi quattro settimane senza cambiare turno.
Questa città si trova al di fuori della Zona di Esclusione che è stata istituita intorno alla centrale nucleare dopo l'incidente del 1986. L'AIEA ha avvertito mercoledì che i vigili del fuoco nella città di Chernobyl hanno estinto quattro incendi boschivi vicino alla centrale nucleare.
L'Agenzia statale ucraina per la gestione delle zone di esclusione ha riferito questa settimana che le truppe russe hanno distrutto un laboratorio per la gestione dei rifiuti radioattivi nella centrale nucleare di Chernobyl, occupata all'inizio dell'invasione dell'Ucraina.
Secondo questo centro, il laboratorio costava più di 6 milioni di euro, si trovava nella zona di esclusione della centrale nucleare di Chernobyl ed era un complesso con «significative capacità analitiche e di ricerca» nel campo della gestione dei rifiuti radioattivi.
Il laboratorio è stato costruito nel 2015 con l'aiuto dei fondi dell'UE per la cooperazione in materia di sicurezza nucleare e, secondo la dichiarazione, aveva attrezzature e capacità analitiche uniche in Europa.
Secondo la dichiarazione ucraina, in laboratorio c'erano «campioni e campioni altamente attivi di radionuclidi che ora sono nelle mani del nemico».
La centrale nucleare di Cernobyl, dopo l'incidente del 1986, il più importante della storia per questo tipo di energia, non è operativa ma richiede comunque compiti di controllo, analisi e sorveglianza.
L'esercito russo ha occupato l'impianto, situato a nord di Kiev, il 24 febbraio ed è stato motivo di preoccupazione, insieme al resto delle centrali nucleari in Ucraina, per l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA), poiché il personale che vi lavorava era detenuto senza possibilità di riposo.
Come riportato dall'AIEA, è stato solo domenica scorsa che è stata completata la prima rotazione del personale presso l'ex centrale nucleare di Chernobyl dall'inizio dell'invasione russa quasi un mese fa, consentendo a quasi duecento tecnici e personale di sicurezza dell'impianto di tornare nelle loro case riposo.
(Con informazioni di Europa Press)
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