Città del Messico, 24 Mar Le autorità messicane hanno arrestato un sospetto coinvolto nell"omicidio di un giovane attivista fuori dall"ufficio del sindaco di Guaymas, nello stato nord-occidentale di Sonora, quando era in corso una protesta contro la violenza di genere. «Il 22 marzo, Job Javier «N», che ha partecipato agli eventi, è stato arrestato», ha detto il sottosegretario alla Pubblica Sicurezza del Ministero della Pubblica Sicurezza e della Protezione dei Cittadini (SSPC), Ricardo Mejía, durante un rapporto presentato durante la conferenza stampa mattutina dal Palazzo Nazionale. L'omicidio dell'attivista, identificato come Marisol Cuadras e 18, è avvenuto il 25 novembre alla periferia del municipio di Guaymas. L'attacco ha provocato la morte di almeno due persone. Tra questi, l'attivista. L'attacco è avvenuto quando una presa simbolica dell'edificio del governo municipale è stata presa da collettivi femministi per commemorare la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Il funzionario ha dichiarato che, secondo le indagini, è stato possibile stabilire che in quell'occasione l'obiettivo dell'attacco fosse il commissario di polizia municipale. Tuttavia, quella che è stata uccisa è stata l'attivista insieme a un'altra persona, di cui non ha dettagliato l'identità. Ha osservato che nell'attacco uno dei colpevoli è morto, mentre altri due presunti colpevoli - che appartenevano alla stessa carta d'identità criminale - sono stati uccisi in diversi crimini. L'attivista deceduta era la figlia di un membro del Segretariato della Marina messicana. Il Messico è uno dei paesi più violenti contro le donne con l'uccisione di più di dieci donne al giorno, secondo UN Women e le organizzazioni della società civile. Il governo messicano ha registrato più di mille vittime di femminicidio nel 2021, così come l'omicidio criminalizzato motivato dalla violenza di genere, il 2,66% in più rispetto al 2020. Il Messico ha registrato 33.308 omicidi nel 2021 dopo i due anni più violenti della sua storia, sotto Andrés Manuel López Obrador, con 34.690 vittime di omicidio nel 2019 e 34.554 nel 2020. CAPO csr-dsd/mqb/cpy (foto)