L'euro viene scambiato in apertura a 7,43 boliviani in media, che ha rappresentato un aumento dello 0,47% rispetto al prezzo del giorno precedente, quando ha segnato in media 7,40 boliviani.
Rispetto agli ultimi sette giorni, l'euro ha registrato un aumento dell'1,22%, sebbene, al contrario, per un anno abbia ancora accumulato una diminuzione del 9,63%. Rispetto ai giorni precedenti, accumula due sessioni successive in valori positivi. Per quanto riguarda la volatilità delle ultime date, mostra un rendimento chiaramente inferiore alla volatilità riflessa nei dati dello scorso anno, quindi il suo prezzo sta mostrando meno variazioni del solito negli ultimi giorni.
Nell'ultimo anno, l'euro è addirittura cambiato di un massimo di 7,76 boliviani in media, mentre il suo livello più basso è stato in media 7,28 boliviani. L'euro è posizionato più vicino al suo valore minimo che al massimo.
Il boliviano
boliviano ha corso legale della Bolivia dal 1987 ed è diviso in 100 centesimi, in precedenza veniva utilizzato il peso boliviano ma è stato sostituito. La Banca Centrale della Bolivia è l'organo responsabile della regolamentazione dell'emissione di valuta.
Oggi sono in circolazione monete da 10, 20 e 50 centesimi, oltre a 1, 2 e 5 boliviani. Nel 1988 un boliviano equivaleva a un dollaro USA.
Per quanto riguarda la produzione, la valuta boliviana ha smesso di coniare e stampare durante il periodo coloniale a causa della mancanza di interesse politico, che alla fine avrebbe portato alla creazione di monete e banconote all'estero a causa del basso costo che ciò comporta. Nel 2013 erano ancora prodotti in paesi come il Regno Unito, la Francia e il Cile.
Per quanto riguarda l'economia, nel 2014 la Bolivia ha fatto ricorso a un'elevata spesa pubblica e a un crescente credito interno per mantenere la sua crescita, ma queste decisioni hanno portato ad un aumento del debito pubblico e a una riduzione delle riserve internazionali.
Come in altri paesi, la pandemia di coronavirus ha colpito gravemente l'economia della Bolivia, sebbene l'inflazione non sia stata così elevata come in altre nazioni dell'America Latina, chiudendo il 2021 con lo 0,90%.
Secondo le proiezioni fatte quest'anno dalla Banca Mondiale, la Bolivia crescerà solo del 3,7% entro il 2022, tuttavia, il presidente Luis Arce ha sfidato queste previsioni e ha assicurato che il prodotto interno lordo (PIL) potrebbe crescere fino al 6%.
Inoltre, il Paese ha chiuso il 2021 con un avanzo commerciale di 1.471 milioni di dollari, il primo negli ultimi sei anni, in cui sono stati registrati saldi negativi annuali nel saldo. Oltre a queste condizioni, la disoccupazione è aumentata del 5,2 per cento.
Anche la Bolivia sta affrontando sforzi globali per passare all'energia pulita, quindi queste condizioni spingeranno uno dei maggiori paesi esportatori di gas a cercare alternative.
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