L'euro viene scambiato in apertura a 7,47 boliviani in media, il che ha comportato un aumento dell'1,25% rispetto al giorno precedente, quando si attestava in media a 7,38 boliviani.
Se consideriamo i dati degli ultimi sette giorni, l'euro accumula un aumento del 2,08%; tuttavia, su base annua, accumula ancora un calo del 9,31%. Se confrontiamo il dato con i giorni precedenti, inverte il risultato del giorno precedente quando ha registrato un calo dello 0,36%, dimostrando che non è in grado di consolidare una tendenza chiara di recente. Con riferimento alla volatilità dell'ultima settimana, è del 10,3%, che è visibilmente superiore al dato di volatilità annuale (7,42%), quindi mostra variazioni maggiori rispetto all'andamento generale del valore.
Nell'ultimo anno, l'euro ha raggiunto un massimo di 7,76 boliviani in media, mentre il suo livello più basso è stato in media 7,28 boliviani. L'euro è posizionato più vicino al suo minimo che al massimo.
Il boliviano
boliviano ha corso legale della Bolivia dal 1987 ed è diviso in 100 centesimi, in precedenza veniva utilizzato il peso boliviano ma è stato sostituito. La Banca Centrale della Bolivia è l'organo responsabile della regolamentazione dell'emissione di valuta.
Oggi sono in circolazione monete da 10, 20 e 50 centesimi, oltre a 1, 2 e 5 boliviani. Nel 1988 un boliviano equivaleva a un dollaro USA.
Per quanto riguarda la produzione, la valuta boliviana smise di essere coniata e stampata durante il periodo coloniale a causa della mancanza di interesse politico, che alla fine avrebbe portato alla produzione di monete e banconote all'estero a causa del basso prezzo che ciò implica. Nel 2013 erano ancora prodotti in paesi come il Regno Unito, la Francia e il Cile.
Per quanto riguarda l'economia, nel 2014 la Bolivia ha fatto ricorso a un'elevata spesa pubblica e all'aumento del credito interno per mantenere la sua crescita, ma queste decisioni hanno portato ad un aumento del debito pubblico e a una riduzione delle riserve internazionali.
Come in altri paesi, la pandemia di coronavirus ha colpito gravemente l'economia della Bolivia, sebbene l'inflazione non sia stata così elevata come in altre nazioni dell'America Latina, chiudendo il 2021 con lo 0,90%.
Secondo le previsioni fatte quest'anno dalla Banca Mondiale, la Bolivia crescerà solo del 3,7% entro il 2022, tuttavia, il presidente Luis Arce ha contestato queste previsioni e ha assicurato che il prodotto interno lordo (PIL) potrebbe crescere fino al 6%.
Inoltre, il Paese ha chiuso il 2021 con un avanzo commerciale di 1.471 milioni di dollari, il primo negli ultimi sei anni, in cui sono stati registrati saldi negativi annuali nel saldo. Oltre a queste condizioni, la disoccupazione è aumentata del 5,2 per cento.
Anche la Bolivia sta affrontando sforzi globali per passare all'energia pulita, quindi queste condizioni spingeranno uno dei maggiori paesi esportatori di gas a cercare alternative.
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