Martedì il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha invitato l'Unione europea (UE) a rilanciare i «negoziati di adesione» con la Turchia, in vista di un vertice europeo a Bruxelles dedicato all'invasione russa dell'Ucraina.
«Ci aspettiamo che l'UE apra rapidamente i capitoli dei negoziati di adesione e avvii i negoziati sull'unione doganale senza cedere a calcoli cinici», ha detto Erdogan dopo un incontro ad Ankara con il primo ministro olandese Mark Rutte.
Le dichiarazioni del presidente turco arrivano quando la guerra in Ucraina rende più facile per il governo turco tornare sulla scena internazionale per i suoi sforzi di mediazione.
I negoziati sull'eventuale adesione della Turchia all'UE, iniziati nel 2005, si sono arenati negli ultimi anni a causa delle tensioni con l'UE su molti fronti.
Alla fine del 2020 la Commissione europea ha ritenuto che le possibilità di adesione della Turchia fossero «a un punto morto» a causa delle decisioni contrarie agli interessi dell'UE prese dai suoi leader.
«La Turchia ha continuato ad allontanarsi dall'Unione europea, con una grave battuta d'arresto nei settori dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali», ha deplorato la Commissione in un rapporto.
Le relazioni UE-Turchia sono state tese dopo il fallito tentativo di colpo di stato nel luglio 2016 e la successiva repressione, che ha colpito oppositori e giornalisti.
I capi di Stato e di governo dell'UE si incontrano mercoledì a Bruxelles per un vertice di due giorni dedicato alla gestione delle conseguenze dell'invasione russa dell'Ucraina.
Giovedì ci sarà anche un vertice della NATO a Bruxelles.
Alleata dell'Ucraina e membro della NATO, la Turchia si è impegnata fin dall'inizio della crisi in Ucraina per facilitare la mediazione tra la Russia e il governo ucraino, ma si è rifiutata di allinearsi alle sanzioni occidentali contro la Russia.
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