Nuova data fissata per la dichiarazione «Otoniel» prima del PEC

La tappa si svolgerà il 23 marzo. La giurisdizione ha ordinato alla Polizia di garantire la riserva della testimonianza dell'ex comandante del clan del Golfo

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FILE PHOTO: FILE PHOTO: Dairo Antonio Usuga David, alias "Otoniel", top leader of the Gulf clan, is photographed after being captured, in Bogota, Colombia October 23, 2021. Picture taken October 23, 2021. Colombian Police/Handout via REUTERS/File Photo
FILE PHOTO: FILE PHOTO: Dairo Antonio Usuga David, alias "Otoniel", top leader of the Gulf clan, is photographed after being captured, in Bogota, Colombia October 23, 2021. Picture taken October 23, 2021. Colombian Police/Handout via REUTERS/File Photo

Dopo lo scorso 11 marzo, la Giurisdizione Speciale per la Pace (JEP) ha sospeso l'udienza contro gli alias 'Otoniel', a causa della presenza di agenti di polizia in aula. Si è saputo questo venerdì che la JEP Reconnaissance Chamber ha fissato per il 23 marzo, dalle 8:00 del mattino, l'udienza in cui interrogherà Dairo Úsuga, ex comandante del clan del Golfo, per fare riferimento alle esecuzioni extragiudiziali nel dipartimento di Casanare in collaborazione con i militari.

In questa fase saranno presenti anche gli ex comandanti della 16a brigata dell'esercito nazionale, i generali (R) Leonardo Barrero e Henry Torres Escalante. La riprogrammazione dell'udienza arriva dopo la prima data movimentata, dove non è stato possibile anticiparla, a causa del rifiuto di diversi poliziotti di lasciare il complesso nonostante la richiesta dei giudici, degli enti pubblici e dei rappresentanti delle vittime, presenti in aula.

I rappresentanti legali di «Otoniel» hanno indicato che non è la prima volta che i funzionari interferiscono con il normale svolgimento delle audizioni. Va notato che il 17 febbraio, mentre si teneva un'audizione con la Commissione per la verità, c'è stata una violenta interruzione da parte delle forze di sicurezza. La situazione è stata denunciata da Legal Services S.A.S, la squadra di difesa del sindacato, che assicura che fin dall'inizio del processo legale hanno percepito l'ostilità dei militari.

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A seguito dei precedenti eventi, la Giurisdizione Speciale per la Pace ha emesso l'ordinanza AI-014 del 2022, chiedendo misure precauzionali per proteggere la vita e le informazioni che Dairo Antonio Úsuga può fornire. In particolare, questa apparizione cerca di stabilire la responsabilità per i «falsi positivi» che sono stati registrati tra il 2005 e il 2008 che identificano i membri militari della sedicesima brigata dell'esercito.

Dopo gli eventi presentati, il PEC ha chiesto alla polizia nazionale risposte e spiegazioni su quanto accaduto quel giorno. Nella determinazione, l"azienda ha citato la recente decisione di misure precauzionali presa dalla Sezione Assenza di riconoscimento che ha ordinato alla polizia di garantire la riservatezza e la privacy dell"interrogatorio dello pseudonimo «Otoniel».

Secondo il documento, l'udienza si terrà nello stesso luogo in cui era previsto lo svolgimento del procedimento che doveva essere sospeso. Questo sarà coordinato con la Direzione degli Affari Internazionali dell'Ufficio del Procuratore Generale.

È importante notare che il 15 marzo la Corte Suprema di Giustizia ha negato la sospensione dell'estradizione 'Otoniel', poiché ha ritenuto che l'ex capo del clan del Golfo non sia nella lista delle FARC estinte e quindi non possa sottomettersi alla Giurisdizione Speciale per la Pace (JEP).

«La Camera si astiene dal rinviare il fascicolo alla Giurisdizione Speciale per la Pace, dalla quale emerge che nemmeno la richiesta di sospensione della procedura di estradizione sarà accolta, poiché non vi è alcuna visione seria e ragionata che Dairo Antonio Úsuga David rispetti le motivazioni fattore personae», hanno sostenuto.

Gli Stati Uniti chiedono l'estradizione del boss criminale per rispondere ai tribunali di New York e della Florida con le accuse relative al traffico di droga. In Colombia, ci sono 122 mandati di arresto e sei condanne contro Úsuga, tra cui due di 40 e 50 anni di reclusione, per omicidio aggravato, omicidio in persone protette, sparizioni forzate, sfollamento forzato e reclutamento illecito di minori.

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