«Juvenile Court»: altre serie giudiziarie da guardare su Netflix se ti è piaciuto il dramma coreano

Nelle ultime tre settimane, la fiction si è posizionata in cima alla lista delle serie in lingua non inglese più viste sulla piattaforma

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Juvenile Justice (L to R) Kim Moo-yeol as Cha Tae-ju, Kim Hye-soo as Sim Eun-seok in Juvenile Justice Cr. Swann Studio/Netflix © 2022
Juvenile Justice (L to R) Kim Moo-yeol as Cha Tae-ju, Kim Hye-soo as Sim Eun-seok in Juvenile Justice Cr. Swann Studio/Netflix © 2022

L'accattivante trama di Juvenile Court ha catturato il pubblico di spettatori Netflix con una sola stagione. La produzione televisiva sudcoreana è narrata dal punto di vista di un giudice freddo che ha un profondo disprezzo per le persone che fanno parte del mondo criminale fin dalla tenera età. Kim Hye-soo dà vita al protagonista che, un giorno, riceve un trasferimento per lavorare nel tribunale dei minori nel distretto di Yeonhwa.

Secondo la sinossi ufficiale, la storia «ruota attorno a Eun-Seok, un giudice che odia i delinquenti minorenni, ma poi si rende conto dei problemi sociali che devono affrontare e della responsabilità che la società ha per il loro comportamento». Quali altri titoli sono simili a questo? Ecco cinque drammi legali che puoi guardare anche sul servizio di streaming.

Facoltà di giurisprudenza

Un gruppo di studenti e professori del dipartimento legale della National University of Korea si trova di fronte a un caso strano e insolito in cui metteranno a frutto le loro competenze legali. Kim Myung-min, Kim Bum, Ryu Hye-young e Lee Jung-eun sono il cast principale di questa serie televisiva trasmessa da JTBC e Netflix. La prima stagione è composta da 16 episodi.

Scuola di giurisprudenza (Netflix) K-drama
«Law School» è un dramma sudcoreano ambientato presso la National University of Korea. (Netflix)

Come farla franca con un omicidio

Questo acclamato dramma legale creato da Peter Nowalk e prodotto da Shonda Rhimes (Grey's Anatomy) ci presenta Annalise Keating (Viola Davis), professoressa di legge in una prestigiosa università di Philadelphia che crea un team legale con cinque dei suoi studenti per risolvere vari casi. Tuttavia, man mano che la storia procede, viene rivelato che lei e i suoi studenti sono sospettati di un omicidio. Alfred Enoch, Jack Falahee, Aja Naomi King, Matt McGorry, Karla Souza, Charlie Weber e Liza Weil completano il cast. Tutte e sei le stagioni sono disponibili sulla piattaforma.

Come farla franca con un omicidio (Netflix)
Viola Davis ha vinto un Emmy Award per la sua interpretazione in «How To Get Away With Murder». (Netflix)

El juicio

Divisa in otto episodi, la miniserie italiana è incentrata su un pubblico ministero che sta per emettere il verdetto della figlia di un uomo d'affari milionario sulla morte di una giovane donna. La storia di un thriller giudiziario ci porta nelle sale del Tribunale di Mantova, città a nord della Lombardia, per affrontare il processo che ha coinvolto il brutale omicidio di Angelica Petroni, una ragazza di 17 anni. Nel cast figurano Vittoria Puccini, Michele Morrone, Francesco Scianna, Camilla Filippi ed Euridice Axen.

La versione di prova (Netflix)
Vittoria Puccini e Michele Morrone protagonisti di «The Trial». (Netflix)

Per la vita: cadena perpetua

Il dramma legale e criminale è ispirato alla vera storia di Isaac Wright Jr. , un uomo che è stato portato in prigione per un crimine che non ha commesso. Durante il suo periodo da prigioniero, ha studiato legge per diventare avvocato e dimostrare l'innocenza degli altri suoi 20 compagni in prigione e di se stesso. Si esibiscono Nicholas Pinnock, Indira Varma, Joy Bryant, Mary Stuart Masterson, Dorian Crossmond Missick, Tyla Harris, Glenn Fleshler e Boris McGiver. Entrambe le stagioni possono essere guardate su Netflix.

Per la vita: cadena perpetua (Netflix)
«For Life: ergastolo» si riferisce alla vera esperienza di Isaac Wright Jr., un uomo afroamericano mandato ingiustamente in prigione. (Netflix)

Meglio chiamare Saul

Nel corso di cinque stagioni, questo spin-off di Breaking Bad creato da Vince Gilligan e Peter Gould mostra cosa è successo sei anni prima degli eventi originali dal punto di vista di Saul Goodman (Bob Odenkirk), un avvocato particolare che ha servito come difesa di varie droghe trafficanti e criminali. Jonathan Banks, Rhea Seehorn, Patrick Fabian, Michael Mando, Michael McKean, Giancarlo Esposito e Tony Dalton completano le brillanti interpretazioni di questa fiction di dramma poliziesco e umorismo nero.

Meglio chiamare Saul
Bob Odenkirk darà vita a Saul Goodman per l'ultima volta nella sesta stagione della serie spin-off «Breaking Bad». (Netflix)

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Finché non ci incontreremo di nuovo, non è altro che un piacevole giro turistico attraverso il Perù.

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