A seguito delle denunce fatte da vari gruppi politici su vari fallimenti nel conteggio dei voti nelle elezioni legislative del 13 marzo, il direttore della Missione di osservazione elettorale (MOE), Alejandra Barrios, ha dichiarato in dialogo con RCN Mundo che, durante il conteggio dei voti, tre principali sono stati commessi errori tecnici.
Come ha spiegato alla stazione il direttore dell'EOM, il primo fallimento riscontrato durante il conteggio dei voti è stato che, secondo lei, c'era una mancanza di formazione per le giurie da parte dell'Ufficio del registro nazionale.
Il secondo errore ha indicato che è legato alla progettazione dei moduli E-14 - documenti che registrano i voti di ciascun candidato o di ciascun gruppo politico - mentre il terzo fallimento, secondo Barrios, è stato il grande abbandono e le disgrazie dei responsabili del conteggio dei voti.
Il funzionario ha poi assicurato alla stazione radio che questi errori «hanno portato al fatto che oggi abbiamo un'omissione nella trasmissione dei voti del Patto storico in una delle quattro tabelle del Paese».
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Per quanto riguarda se questi fallimenti nel conteggio dei voti possano essere considerati come brogli elettorali, in un'intervista al quotidiano El Espectador, il direttore dell'EOM ha indicato che, al momento, ci sono «informazioni insufficienti» per determinare che ci sono state frodi nelle elezioni da «l'autorità elettorale o tramite terzi».
A questo proposito, dato il gran numero di errori che sono stati evidenziati nelle forme E-14, nel suo dialogo con gli stessi media Barrios ha chiesto alle organizzazioni politiche di «essere rigorose con i loro testimoni elettorali per accompagnare la verifica».
Il direttore dell'EOM ha anche lanciato un appello nazionale ai microfoni di RCN Mundo per azioni volte a fornire «tutte le garanzie e la trasparenza alle organizzazioni politiche in modo che possano fidarsi pienamente dei risultati finali delle elezioni».
Nelle ultime ore, la Segreteria Nazionale ha finalmente diffuso i risultati parziali delle urne comunali del Senato della Repubblica, nonché i voti totali ottenuti nelle consultazioni interpartitiche.
Secondo il rapporto presentato fino ad oggi, dei 112.900 sondaggi installati per le votazioni il 13 marzo, sono stati contati 109.203, mentre 2.139 tabelle sono state contate all'estero e 1.558 a livello nazionale.
Così, con il numero di sondaggi contati finora, i gruppi politici che hanno accumulato il maggior numero di voti sono: Patto storico, con 2.692.999; il partito conservatore colombiano, con 2.201.183, e il partito liberale colombiano, con 2.078.858.
Questi sono stati seguiti dalla Green Alliance Coalition e dal Hope Center, con 1.906.021; il Centro Democrático Party, con 1.874.762; il Partito del Cambiamento Radicale, con 1.586.284, e il Partito dell'Unione per il Popolo «Partito dell'U», con 1.494.098.
Ecco l'elenco completo:
Per quanto riguarda i risultati delle consultazioni interpartitiche, la Segreteria ha riferito che, nel caso del Team di Coalizione per la Colombia, hanno vinto un totale di 4.145.691 voti, di cui 2.161.686 sono stati presi da «Fico» Gutiérrez; da parte sua, la Historic Pact Coalition ha ottenuto 5.818.375 voti, di che 4.495.831 sono andati a Gustavo Petro, e dalla Coalizione Centro Esperanza, sono stati contati un totale di 2.287.603, di cui 723.475 sono stati ottenuti da Sergio Fajardo.
L'entità ha anche ricordato che, «dalla data della certificazione, i candidati vincitori nelle consultazioni tenutesi il 13 marzo avranno cinque giorni lavorativi per registrare la corrispondente formula vicepresidenziale».
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