L'ultimo giorno, l'euro è stato pagato a quasi 5,53 real brasiliani in media, il che significa un calo dell'1,04% rispetto ai 5,59 real brasiliani in media del giorno precedente.
Negli ultimi sette giorni, l'euro ha accumulato un calo dello 0,16% e per un anno è ancora in calo del 14,26%. Se confrontiamo la cifra con i giorni passati, abbiamo aggiunto due giorni consecutivi di discesa. Per quanto riguarda la volatilità delle ultime date, ha presentato un saldo leggermente superiore alla volatilità riflessa nei dati dello scorso anno, presentandosi come un asset con variazioni maggiori del previsto.
Nell'ultimo anno, l'euro ha raggiunto un massimo di 6,45 reais brasiliani in media, mentre il suo livello più basso è stato in media di 5,50 real brasiliani. L'euro è posizionato più vicino al suo valore minimo che al massimo.
Tra crisi e incertezza
Il real, o il real brasiliano come è conosciuto a livello internazionale, ha corso legale in Brasile ed è la ventesima valuta più circolata al mondo e la seconda in America Latina solo dietro il peso messicano.
Invigore dal 1994, il real ha sostituito il «cruzeiro real» e la sua abbreviazione è BRL; è anche la quarta valuta più scambiata nel continente americano solo dopo il dollaro USA, il dollaro canadese e il peso messicano.
Uno degli eventi che più hanno segnato la valuta brasiliana è stato quando nel 1998 il real subì un forte attacco speculativo che ne causò la svalutazione l'anno successivo, passando da un valore di 1,21 a 2 reais per dollaro.
Attualmente ci sono monete in rame da 1 e 5 centesimi, monete in bronzo da 10 e 25 centesimi e monete in cupronichel da 50 centesimi. La moneta di un vero è bimetallica. Va notato che nel 2005 i penny sono stati interrotti, ma ha ancora corso legale.
Per quanto riguarda l'economia, il Fondo monetario internazionale (FMI) ha tagliato la crescita del Brasile di 1,7 punti percentuali per il 2022, soprattutto a causa del deterioramento delle condizioni globali tra l'alta inflazione e la pandemia SARS-CoV-2.
Va notato che l'economia brasiliana, la più grande della regione latinoamericana, è entrata in recessione nel secondo trimestre del 2021 e si prevede che ristagnerà per tutto il 2022.
A causa del COVID-19, il Brasile è stato costretto a erogare più denaro come misure di stimolo (circa il 12% del PIL) per far fronte alla pandemia, che alla fine ha portato a un deficit di bilancio per il 2022.
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