La Cina vieta agli operatori di telecomunicazioni statunitensi di «abuso di potere»

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Giovedì la Cina ha accusato gli Stati Uniti di «abuso di potere», riferendosi a un «rischio per la sicurezza» che ha impedito a due società di telecomunicazioni cinesi di operare sul suo territorio.

La decisione degli Stati Uniti è stata presa tra le tensioni e la concorrenza tecnologica tra Pechino e Washington.

Il portavoce cinese per gli affari esteri Zhao Lejian ha affermato che gli Stati Uniti «spingono chiaramente i confini dei concetti di sicurezza nazionale e abusano delle autorità nazionali per mettere le imprese cinesi al fondo».

«Si tratta di una grave violazione delle regole economiche e commerciali internazionali che minano i diritti e gli interessi dei consumatori, compresi gli utenti Usa», ha detto in conferenza stampa.

La United States Telecommunications Agency (FCC) ha annunciato mercoledì che avrebbe revocato la licenza della società cinese Pacific Networks e della sua controllata Comnet per proteggere la propria rete domestica dai «rischi per la sicurezza», che è stata annunciata.

Queste società devono interrompere le loro attività negli Stati Uniti entro 60 giorni.

La Federal Communications Commission ha già dichiarato nel marzo 2021 che Pacific Network e FORMATED non soddisfano i requisiti di trasparenza e sicurezza richiesti.

L'inchiesta conclude che queste società sono «filiali statunitensi di entità controllate dal governo cinese, vulnerabili allo sfruttamento, all'influenza e al controllo del governo cinese, costringendole a rispettare i requisiti del governo cinese» alla sicurezza nazionale del Paese. unità

MJ - Hill/Buzz

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