Giovedì il Canada ha svelato nuove sanzioni contro 22 funzionari del Dipartimento della Difesa bielorusso per aver permesso alla Russia di lanciare attacchi contro l'Ucraina dal suo territorio.
L'annuncio, ha detto il ministero degli Esteri canadese in un comunicato, «invia un messaggio chiaro ai complici del presidente (russo Vladimir) Putin: coloro che sostengono le violazioni della sovranità, dell'integrità territoriale e dell'indipendenza dell'Ucraina saranno ritenuti responsabili».
Ottawa ha accusato alti funzionari bielorussi, tra cui il suo capo dell'aeronautica Victor Soyko, di sostenere l'attacco della Russia all'Ucraina e di «aver permesso al suo Paese di servire da trampolino di lancio per l'invasione russa».
Il Canada aveva già imposto sanzioni nel 2020 al presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, dopo che ad agosto aveva annunciato una vittoria schiacciante in una controversa elezione, così come più recentemente sui membri della sua cerchia ristretta.
Quest'ultimo round porta a più di 500 il numero di individui ed entità in Russia, Bielorussia, alleato di Mosca e Ucraina sanzionato dal Canada dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina il 24 febbraio.
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