Gli Stati Uniti espellono altri operatori di telefonia mobile per sicurezza

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Pechino (AP) - Washington ha espulso un altro operatore telefonico statale cinese dal mercato statunitense per motivi di sicurezza nazionale dopo le crescenti tensioni con Pechino.

La Federal Communications Commission ha annullato l'autorità della Pacific Networks Corporation di fornire servizi nazionali e internazionali in base a un ordine emesso mercoledì.

Il governo degli Stati Uniti sta riducendo l'accesso e gli investimenti della Cina nel mercato statunitense a causa del potenziale spionaggio e dello sviluppo militare di Pechino.

La FCC ha citato «gravi rischi per la sicurezza nazionale e le forze dell'ordine» che potrebbero consentire a Pacific Networks di monitorare o interferire con le comunicazioni statunitensi. L'agenzia ha dichiarato che non vi è alcuna azione per eliminare questi rischi fintanto che la società continua a operare negli Stati Uniti.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha continuato gli sforzi del suo predecessore Donald Trump per limitare l'accesso delle aziende cinesi alla tecnologia, agli investimenti e ai mercati statunitensi a causa delle preoccupazioni che rappresentino un rischio per la sicurezza o contribuiscano allo sviluppo militare.

Per ragioni analoghe, la FCC ha espulso una filiale di China Telecom Ltd., uno dei primi tre operatori statali cinesi, in ottobre.

Nel 2019, la Commissione ha dichiarato che intende ritirare la licenza concessa 20 anni fa a China Telecom e ad altri operatori statali, China Unicom Ltd., e ha rifiutato di richiedere una licenza alla terza società, China Mobile Ltd.

La FCC ha anche citato «azioni e dichiarazioni» non specificate di Pacific Networks «che dimostrano una mancanza di fiducia e credibilità» nei confronti delle autorità di regolamentazione e del Congresso.

Secondo il rapporto del Senato degli Stati Uniti del 2020, Pacific Networks possiede ComNet (USA) LLC, una società americana che fornisce servizi internazionali, carte telefoniche globali e schede SIM, gestione della rete, sistemi telefonici aziendali e servizi web.

Secondo un rapporto della sottocommissione investigativa del Senato del Senato, in definitiva, l'operatore è di proprietà di CITIC Group, un importante conglomerato governativo cinese che «ha accesso ai registri dei clienti statunitensi».

Il rapporto afferma di essere obbligata a «sostenere il lavoro di informazione del governo cinese» secondo la legge cinese.

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