«Tracce di terrorismo»: la campagna dell'ambasciata israeliana 30 anni dopo l'attacco al suo quartier generale di Buenos Aires

L'iniziativa propone che il pubblico rifletta sul segno profondo lasciato nella società dall'attacco avvenuto il 17 marzo 1992, che ha provocato 29 morti e più di 200 feriti.

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Nell'ambito del trentesimo anniversario dell'attacco all'ambasciata israeliana a Buenos Aires, che ha provocato 29 morti e più di 200 feriti, la sede diplomatica sta lanciando una campagna di ricordo in tutto il Paese, sotto lo slogan «Tracce di terrorismo».

L'iniziativa propone che il pubblico rifletta sul segno profondo lasciato nella società dall'attacco avvenuto il 17 marzo 1992, e mira a promuovere la memoria di quanto accaduto e quindi a diffondere un messaggio di rifiuto del terrorismo.

Il progetto consiste in uno spot di 50 secondi, diversi pezzi grafici e, infine, un filtro per Instagram che può essere utilizzato da coloro che desiderano aderire alla campagna in questione, attraverso i loro social network.

Nel pezzo audiovisivo, che può essere visto questa settimana sugli schermi delle strade pubbliche e delle linee della metropolitana della città di Buenos Aires, le persone che svolgono i loro compiti quotidiani espongono i loro volti e corpi coperti di cenere, evocando i momenti dopo l'attacco e indicando che il marchio dell'attacco la tragedia è ancora presente. «Uomo, donna o bambino, il terrorismo ci ha colpiti tutti come società», afferma la campagna.

«Uomo, donna o bambino, il terrorismo ci ha colpiti tutti come società», afferma la campagna

L'evento principale che commemora il 30° anniversario dell'attacco all'ambasciata israeliana a Buenos Aires si terrà giovedì alle 14.50 (ora in cui è avvenuta l'esplosione) nella piazza asciutta di Arroyo Street, dove si trovava la delegazione diplomatica. Secondo i rapporti, sarà reso omaggio alle vittime e ai sopravvissuti dell'atto terroristico, che, tre decenni dopo, non sono ancora colpevoli. Inoltre, vari rappresentanti dei governi di Argentina e Israele terranno discorsi alludenti alla data e, per concludere, ci sarà una performance musicale in spagnolo ed ebraico.

L'ambasciata terrà anche l'evento «Testimoni della memoria, 30 anni», in un teatro della città di Buenos Aires. Durante questo, si svolgeranno varie espressioni musicali, con la partecipazione di un'orchestra sinfonica e la presentazione di un'opera composta per l'occasione dall'artista Alejandro Lerner, che ha composto la canzone «Un giorno come ogni giorno», a cui hanno partecipato Idan Raichel (israeliano) e Pablo Rosenberg (argentino-israeliano). L'opera, curata da Warner Chappell, costituisce un ponte musicale e culturale tra Argentina e Israele.

L'attacco all'ambasciata israeliana a Buenos Aires, il 17 marzo 1992, ha provocato 29 morti e più di 200 feriti

Come parte dei tributi, una delegazione del governo israeliano si recherà in Argentina e prevede di incontrare il presidente Alberto Fernández. Si recheranno anche alla Camera dei Deputati, dove saranno ricevuti dal capo della Camera dei Deputati, Sergio Massa, insieme ai presidenti di tutti i blocchi rappresentati alla Camera bassa. La delegazione sarà guidata dal Vice Primo Ministro e Ministro della Giustizia, Gideon Sa'ar; dal vicedirettore della Cancelleria israeliana per l'America Latina e i Caraibi, Jonathan Peled; e una delegazione di sopravvissuti e famiglie di persone che hanno perso la vita nell'attacco. Hanno anche un incontro con i politici dell'opposizione in programma.

In anteprima, durante il fine settimana, le 28 squadre della Professional Football League Cup hanno posato (e poseranno per il resto della settimana) con uno striscione commemorativo. Un minuto di silenzio si terrà anche su ciascuno dei 14 tribunali per ricordare le vittime dell'attacco terroristico.

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